“Abbiamo compreso che quando al sindaco piace una proposta, anche se questa arriva dall’opposizione, se ne appropria sino a farla diventare farina del proprio sacco. Questo ci può fare piacere perché, evidentemente, ritiene che non tutto ciò che arriva dalla minoranza sia da buttare. E ancora più piacere perché, in questo caso, si tratta di garantire una tutela a chi, purtroppo, non ce l’ha per incoscienza di uomini senza cuore o per limiti istituzionali”. Così la consigliera comunale indipendente di Ragusa, Elisa Marino, dopo avere preso atto della campagna per l’adozione dei randagi che il primo cittadino, Federico Piccitto, sta promuovendo, non avendo remore neppure nel posare per un calendario sul tema. “Mi auguro che la stessa attenzione legata al fenomeno del randagismo – dice ancora Marino – sia rivolta alla proposta che, adottata in altri Comuni siciliani, ci permetterebbe di dare in adozione un cane del rifugio sanitario cittadino fornendo al cittadino, come compensazione, la possibilità di non pagare la Tares. Dopo che ho lanciato questa proposta, nelle scorse settimane, mi è stato obiettato che non è attuabile, che non esiste il supporto normativo utile. Mi chiedo, allora, come sia possibile che, nel Siracusano, ben tre Comuni abbiano già adottato questo dispositivo mentre altri si siano dichiarati pronti ad agire in tale direzione. Per non parlare, poi, del fatto che ad Avellino, e stiamo parlando di una grossa città della Campania, un sistema simile sia stato adottato con risultati di un certo tipo. Non si tratta solo di realizzare risparmi ma anche di favorire iniziative di cittadinanza attiva indispensabili per la gestione dei servizi di pubblico interesse”.
RAGUSA, LA CAMPAGNA CONTRO IL RANDAGISMO AVVIATA DAL SINDACO MARINO: “SI PROSEGUA SU QUESTA STESSA LINEA MA CON FATTI CONCRETI ATTIVABILI DAL COMUNE. ECCO LE PROPOSTE”
- Novembre 8, 2013
- 10:36 am
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