RAGUSA, LO “SCIPPO” DEI FONDI DELLA LEGGE SU IBLA, MIGLIORE: “ALTRO CHE SOMME DA DESTINARE AI DISABILI. CI STANNO PRENDENDO IN GIRO. E, NEL FRATTEMPO, CONSUMANO UN ALTRO DANNO A DISCAPITO DEL NOSTRO TERRITORIO CITTADINO”

assessore allo sviluppo economico Sonia Migliore“La notizia che i fondi della legge su Ibla (5.000.000,00 di euro) saranno decurtati di 500.000 euro per contribuire al rimpinguamento del fondo destinato alle Province, ci sembra tanto paradossale quanto scontata”. E’ quanto sottolinea il consigliere comunale dell’Udc Sonia Migliore a proposito della vicenda comunicata nelle ultime ore dall’Amministrazione comunale di Ragusa e avente ad oggetto la 61/81. “Ogni anno, infatti – continua Migliore – la Regione ha tentato di “sottrarci” o ridimensionare i finanziamenti di una legge speciale che ci ha consentito di far rinascere un quartiere morto ed elevarlo a perla turistica, con conseguente sviluppo economico e culturale del nostro territorio. E’ una legge che ha sempre fatto invidia agli altri comuni limitrofi e ogni anno è rimasta in piedi perché difesa a spada tratta dal deputato di turno che puntuale se ne è assunto la paternità: quindi anche questa volta ci aspettavamo “l’attentato”, solo che stavolta è tutto davvero ridicolo ed incomprensibile. Mi spiego: Crocetta “chiude” le Province senza avere idea di come mantenerne i servizi essenziali e con quali soldi (l’esempio sono i servizi per i disabili e l’impegno economico con il Consorzio e l’Università); poi si cercano soldi per sopperire agli errori fatti; quindi si pensa di mettere su questa piccola commedia all’italiana, in base alla quale il sindaco Piccitto condivide con il suo deputato regionale di ridurre i fondi della legge su Ibla al fine di provvedere al servizio di trasporto per i disabili su proposta dell’assessore all’economia Bianchi. E, allora, vale la pena di dire le cose come stanno: i fondi della legge su Ibla sono su un capitolo di bilancio destinati alla riqualificazione di Ibla, si possono tagliare certo, ma di certo non si possono destinare al trasporto disabili; il servizio trasporto per i disabili è provinciale (quindi di tutti i comuni) mentre la legge su Ibla è “esclusivamente” destinata appunto a Ibla e quindi non si capirebbe come un fondo comunale possa essere utilizzato per un servizio provinciale; cosa diversa è che il servizio trasporto per disabili sia fornito dal Comune per i propri cittadini all’interno del proprio ambito territoriale (Ragusa conta circa 40 utenti disabili su 156 provinciali e quindi la somma da destinare sarebbe accessibile; se il servizio di trasporto disabili costa circa 250.000,00 al mese, come è possibile coprire il servizio annuo con soli 500.000 euro? E, ancora, se per rimpinguare il fondo destinato alle province, nella manovra complessiva del Governo Regionale, servono circa 4.000.000, da dove vengono presi gli altri soldi? E’ legittimo rimpinguare fondi a un Ente in liquidazione e di prossima chiusura? A questi quesiti di naturale ovvietà per qualunque persona, si aggiunge una perplessità molto politica: l’on. Cancelleri che ruolo ha nella mediazione fra il Governo regionale e il sindaco Piccitto, visto che è stato il promotore della mozione di sfiducia nei confronti di Crocetta e per converso nessun parlamentare ibleo (compreso la Ferreri) è stato coinvolto? Siamo portati a pensare che ci hanno tagliato i fondi della legge su Ibla e che Piccitto, che avrebbe dovuto difendere a muso duro coinvolgendo i deputati iblei, abbia preferito la via politica della “condivisione con Cancelleri” su un impegno del Governo che è assurdo, per “mascherare” l’ennesimo furto fatto dalla Regione a danno del nostro territorio e su cui nè lui, nè Cancelleri sono riusciti a porre rimedio perché forze di netta opposizione al Governo Crocetta. L’appello serio è rivolto ai deputati iblei affinché “difendano” i 5.000.000,00 di euro destinati a Ibla e su cui non si possono aprire maglie di alcun tipo perché ne determinerebbero la morte definitiva. Deputati che si devono adoperare affinché i fondi per i servizi ai disabili siano certi e magari direttamente accreditati ai singoli Comuni. Per il resto vogliamo pensare che il sindaco sia effettivamente ingenuo, a tal punto da non capire che queste storielle sono una offesa all’intelligenza delle persone”.

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