Cure compassionevoli. Rinviato ancora incontro tra assessore Borsellino e Vannoni

La famiglia di Mauro Terranova contava molto sull’incontro tra l’assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino, e il professore Davide Vannoni, per la vicenda delle cure compassionevoli. Ma ha ricevuto una notizia che ha accentuato il dolore e l’amarezza. L’incontro, per la seconda volta, è stato rinviato. Stavolta a data da destinarsi. L’appuntamento era per mercoledì prossimo. Le motivazioni: l’incontro era voluto solo dalle famiglie,clima politico incerto e la lettera del comitato etico regionale che ribadisce il no alle cure staminali. “Sembra, insomma, che la dottoressa Borsellino non voglia firmare il metodo Stamina – scrive il professore Vannoni, ideatore del metodo, in una lettera ai pazienti siciliani che speravano nell’incontro del 13 novembre per potere accedere alla cura (definita anche “compassionevole)”. Modica è particolarmente interessata perché Mauro Terranova, 23 anni, affetto da atassia spino cerebellare spera in questa cura come possibile metodo di guarigione. “Il comitato di Bioetica siciliano – dice Simona Terranova, sorella del giovane – presieduto dalla Dottoressa Borsellino, quindi non attrice superpartes, e con vice presidente il dottore Pagliaro, facente parte del comitato scientifico nazionale, quindi attore non superpartes come dovrebbero essere i comitati valutatori, hanno espresso un parere senza mai aver mai ricevuto niente dal professore Vannoni, bypassando l’accordo di massima segretezza firmato dal comitato scientifico nazionale sulla segretezza della metodologia; gli Spedali di Brescia hanno affermato che la metodica non è pericolosa; si stanno avallando diverse leggi tra cui l’art. 32, 2 e la legge Turco-Fazio che ancora esiste e che un ministro ed un assessore regionale si permettono di fare rispettare. Questo è un crimine da parte dello Stato”.