Dopo l’assemblea degli operatori commerciali promossa ieri sera dall’Ascom, è stato deciso di predisporre un documento-petizione che abbia carattere forte, condiviso da tutti i commercianti della città e da tutti i cittadini che hanno preso atto delle problematiche esistenti. E’ quanto deciso al termine della riunione sezionale dell’associazione di categoria tenutasi a Pozzallo. Il documento-petizione sarà presentato nel corso della prossima seduta aperta del Consiglio comunale che tratterà la questione immigrati. “Precisiamo sin da subito – afferma il presidente dell’Ascom di Pozzallo, Gianluca Manenti – che questo documento non vuole essere contro la solidarietà e l’accoglienza di chi sfugge dalla guerra e da situazioni difficili del proprio territorio. Il documento, però, sarà indirizzato alle istituzioni (al sindaco, al prefetto, al ministro degli Interni, al ministro dell’Integrazione, alla commissione europea per i diritti degli immigrati) che, in questi giorni, attraverso conferenze stampa ed interviste, ci hanno raccontato come la macchina logistica per gli interventi di ordine pubblico non sia stata efficace, creando disagio non solo alla popolazione locale ma anche agli immigrati che girano a zonzo per la città. Nel documento-petizione, tra l’altro, si chiederà che Pozzallo, essendo una cittadina a prevalente economia turistico-commerciale, costretta a fare i conti con la crisi economica, possa essere messa nella condizione di espletare al meglio le proprie potenzialità. Se si creano situazioni precarie anche di carattere organizzativo nella gestione dei migranti, come ci è parso di percepire negli ultimi giorni, si registreranno di conseguenza problematiche complesse che potrebbero anche determinare il collasso economico del territorio in cui agiamo. Basti pensare che i dati in nostro possesso evidenziano mancati guadagni oltre all’assenza di prenotazioni estive per il futuro. Del resto è anche comprensibile considerato che i centri di accoglienza sembrano destinati a nascere come funghi anche a Pozzallo mentre noi chiediamo che la struttura ospitata nei locali della dogana del porto torni ad essere centro di primo soccorso e ridiventi l’unico presente in città (la vicenda del palazzetto dello sport, ad esempio, è insostenibile). Non è comprensibile che i migranti girino per le vie della città senza far niente. In un paese di circa 5000 famiglie, sono troppe 700 persone che si muovono quotidianamente senza avere un obiettivo ben preciso. Come è stato ampiamente dimostrato, può accadere potenzialmente di tutto. Proprio perché è opportuno prevenire che possano verificarsi gravi episodi di tensione, chiediamo che si ponga rimedio il prima possibile a questa problematica con interventi certi e misurati. Altrimenti, la città tutta si renderà disponibile a protestare sino alle porte del Governo centrale. E anche noi, come operatori economici, siamo pronti a fare sentire la nostra voce sino a Roma. Non è possibile che queste lamentele restino inascoltate”.
Confcommercio. Dopo l’assemblea urgente dei commercianti di Pozzallo sarà redatto un documento-petizione per sensibilizzare le istituzioni sulla grave questione della gestione dei migranti in città
- Novembre 14, 2013
- 4:05 pm
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