Vorrei attenzionare la mia situazione (come quella di tanti altri) di dipendente dell’ Asp locale. Precari che non sono precari, la definisco così, perché ci ritroviamo ad avere un lavoro d’oro per i tempi che stiamo vivendo, ma che non ci permette nemmeno di pagare le bollette,portandoci spesso a scegliere se mangiare o pagare la fattura per la fornitura elettrica.
Siamo la categoria dei lavoratori part-time,quelli che lavorano per 500 euro circa al mese (come tanta altra gente che ha questo tipo di contratto anche nel privato) e nonostante questo, di part-time c’è ben poco. Pur essendo largamente specificati i diritti ed i doveri sui contratti collettivi di lavoro l’Asp continua a dire che dopo circa 7 anni di onorato servizio non si può procedere con le modifiche dei contratti per svariati motivi che tutti sappiamo spending rewiev,blocco assunzioni ecc.. Pur avendo però delle limitazioni evidenti nel fornire un servizio essenziale alla comunità, l’interesse è quello di non modificare i nostri contratti e fornire comunque il servizio facendo fare al personale part-time straordinari (che di questi tempi fanno comodo…).Adesso mi direte: di che ti lamenti?!? Vero !!! Il fatto è, che di tutti gli straordinari che si fanno nel mese, comunque ne vengono pagati sempre e solo 15 ore al mese (le rimanenti ogni mese successivo), ma la cosa più grave è che vengono pagate circa il 30% in meno rispetto a quello che prevede il contratto. Allora trovano una soluzione più furba per non farci “lamentare”: personale a tempo determinato, nonostante le sanzioni per averne usufruito ben oltre i limiti imposti .
Vorrei capire perché si spendono così male le risorse economiche dei contribuenti,perché si preferisce pagare delle sanzioni anziché migliorare ed ottimizzare dei servizi al cittadino essenziali?E perché devono sempre sfruttare i più deboli?
Asp Ragusa, precari non precari. Lettera al direttore. Riceviamo e pubblichiamo
- Novembre 18, 2013
- 12:54 pm
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