Mercoledì 11 dicembre il sipario del Teatro Garibaldi si riapre per la stagione teatrale 2013/2014. Un cartellone con dieci rappresentazioni teatrali, due spettacoli musicali e uno di balletto. La Fondazione del Teatro Garibaldi ha voluto decidicare, quest’anno, una mini stagione teatrale ai bambini, con cinque spettacoli. Il palcoscenico dello storico Teatro, vedrà la presenza di attori di consumata esperienza e notorietà impegnati in opere molto collaudate ma anche rappresentazioni che valorizzano i talenti locali che sono stati inseriti, con convinzione ed entusiamo, nel cartellone della stagione. Si comincia, dunque, l’11 dicembre con “Recital” di Gianfranco Iannuzzo e Renzino Barbera sul filo di una comicità d’autore, naturale ed intelligente, come si conviene a due artisti di provato valore artistico.
Si continua venerdì 17 gennaio 2014 con una produzione del Centro Teatro Studi, “Variazioni Enigmatiche” di Eric-Emmanuel Schmitt, con Giovanni Arezzo e Massimo Leggio per la regia di Franco Giorgio.
Opera di un grande drammaturgo che indaga l’intimo dell’animo umano. Il testo si snoda sotto forma di un’ intervista ma è solo un mezzo per raccontare storie di menzogne, di verità, di doppiezze, sentimenti celati, utili a far crollare certezze e a rinnovare la vita partendo da altre convinzioni.
Lunedì 25 gennaio 2014 appuntamento con il tango d’autore.
“Una noche de tango a Buonos Aires” con i maestri del tango argentino con Claudo Forte, Barbara Carpino e dieci ballerini accompagnati da un’orchestra tipica: “El Compas”.
Una straordinaria produzione della compagnia di danza “Alma de Tango” con una coppia di campioni del ballo argentino che non mancherà di regalare brio ed emozioni alla platea.
Sabato 30 gennaio 2014 in scena una produzione “Nutrimenti Terrestri” dal titolo “Sugo Finto” di Gianni Clementi nella versione in siciliano di Laura Giacobbe – “Piscistoccu a ghiotta” con Antonio Alveario e Sergio Friscia. La regia è di Ninni Bruschetta.
Spettacolo che porta la firma di uno dei più giovani drammaturghi più rappresentati in Italia. Un’opera che si snoda attorno ad un piatto romano –il sugo finto – in una storia ambentata in Sicilia e che vede sulla scena due attori, molto affiatati con finale tragicomico e geniale.
L’8 febbraio 2014 si celebrano i cinquant’anni di teatro dell’attore modicano Giorgio Sparacino.
Un progetto speciale che porta un titolo d’occasione: “Di padre in figlio”.
La Fondazione Teatro Garibaldi ha voluto ritagliare questo momento come riconoscimento, ad un attore e a un regista, per il coraggio di fare teatro, di portare avanti le proprie idee, il proprio percorso e la propria identità di artista.
Prodotto dal “Teatro Utopia” andrà in scena “Colto in Flagrante” di Derek Benfield per la regia di Giorgio Sparacino.
E’ la storia di un uomo, Phil, oltre gli “anta” che non rinuncia agli amori occasionali consumati all’insaputa della moglie, Maggie. Non mancano, come suggerisce la natura di questi rapporti, equivoci a volte esilaranti e assurdi con un finale ingarbugliato oltre ogni aspettativa.
Venerdì 21 febbraio per la produzione LST Teatro il cartellone propone “La libertà è un colpo di tacco” di Manfredi Rutelli, da un racconto di Riccardo Lorenzetti. Sulla scena Roberto Ciufoli per la regia di Manfredi Rutelli.
Passione e libertà, calcio e malinconia si intrecciano muovendosi tra le file del Corinthias di San Paolo guidato dal grande Socrates che nell’era della dittatura scuote il Paese a colpi di democrazia gestendo lo spogliatoio in una sorta di larghe intese condivise tra allenatore e giocatori. Ognuno porterà il proprio contributo alla libertà: in modo lieve come una canzone di Vinicius de Moraes o una ballata di Caetano Veloso. O un colpo di tacco. Il modo per combattere la rivoluzione su un campo di calcio.
Vitaliano Brancati morì nel 1954. Conosceva Modica sin dall’infanzia, e per esserci vissuto nella prima gioventù. Il suo sarà un ricordo struggente a appassionato, per questa città intestinale fatta di pietre e di personaggi.
La Fondazione Teatro Garibaldi in occasione delle celebrazioni dei sessanta anni dalla morte mette in scena, martedì 25 febbraio, grazie alla produzione Lux T srl, “Il bell’Antonio”.
Una riduzione di Antonia Brancati e Simona Celi con Andrea Giordana e Giacarlo Zanetti.
La regia è di Giancarlo Sepe.
Ritorna in scena una delle copie più ammirate del teatro italiano con un cast che oltre a Simona Celi e Luchino Giordana, annova l’attore modicano Alesandro Romano.
Antonio, fascinoso ma privo di talento, fa presa sulle donne che impazziscono per lui.
Catania non parla che di questo giovane adone. La sua virilità si moltiplica nel contesto di un maschilismo esasperato da epoca fascista. Fatto si è che un matrimonio non consumato segna l’inizio della tragedia per due famiglie molto in vista a Catania. Ironia e comicità non mancano di marcare un testo tra i più suggestivi della letteratura italiana del novecento e reso raffinato dalla regia di Giacarlo Sepe.
Giovedì 6 marzo appuntamento con il grande teatro d’autore francese.
La produzione Bon Voyage Produzioni e Civit’Arte Festival di Bagnoregio presentano “L’Avaro” di Moliere con Lello Arena per la regia di Claudio Di Palma.
Testo noto e protagonista di un singolare assoluto. Arpagone mitico, nella sua taccagneria, si muove in un modo intrecciato di complotismi e ipocresie dove l’avaro si erge a figura consapevole e capace, in fondo, di una sincera ammissione del proprio stato confessato con onestà intellettuale.
Opera che sembra muoversi in ambiti di epoche diverse, su una trama che non viene scalfita nella sua bellezza immutabile. L’avarizia assurta come primato della vita in un possedere continuo ci restituisce, sino in fondo, la bellezza descrittiva di uno dei più grandi commediografi e attori francesi del XVII secolo.
Venerdì 14 marzo va in scena il balletto.
“Soirée Ravel… Bolero” con il Balletto di Milano per le coreografie di Adriana Mortelliti e le musiche di Maurice Ravel. Produzone Balletto di Milano. E’ un omaggio al compostiore basco con l’esecuzione di brani come La Valse e Daphnis et Chloé e del mitivo Boléro che rappresneta la punta più alta della sublimazione della musica che si sposa con l’estica della danza. La compagnia del Balletto di Milano è un ensemble assai noto in Europa per la bravura dei ballerini e l’eleganza delle coreografie.
Sabato 22 marzo, “Girotondo” di Artur Schnitler.
Protagonisti Gaia De Laurentis e Lorenzo Costa. Musiche di Pino Cangialosi.
Opera che negli anni ’20 provocò grande scandalo con delle reazioni clamorose a motivo di un testo che venne bollato come “pornografico”. Girotondo è la spietata analisi che pone sotto il riflettore le difficoltà, talvolta non superabili, che un amore incontra a realizzarsi attraverso il dialogo e la relazione tra dieci personaggi, donne e uomini, del tutto diversi per condizioni sociali ed umane. E’ un girotondo di linguaggi e di comunicazione mai eguali che connotano una diversità che è ricchezza di idee e di opinoni sino alla chiusura del giro.
Sabato 5 aprile è la volta di un personaggio ecclettico e assai apprezzato.
“Figaro il Barbiere” con Elio ( Elio delle storie tese) è una produzione Just Time srl.
Con l’eclettico attore e cantante, un trio di grande preparazione musicale per uno spettacolo originale che vuole essere una versione cameristica del “Il barbiere di Siviglia” di Giochino Rossini. Musica, racconto e dialogo, con il pubblico, illustrano i personaggi. Sul talento artistico di Elio non c’è nulla da obiettare; garanzia di una performance di alta qualità artistica nel segno della originalità e della sorpresa. Un progetto che è uno strumento affidabile pe far conoscere ai giovani la grande opera rossiniana.
Venerdì 11 aprile in scena un’opera di Walter Fontana.
“Open Day” con Angela Finocchiaro e Bruno Stori con la Regia di Ruggero Cara
Trama che sembra essere disegnata sulla linea artistica dei due bravi attori.
Coppia separata da tempo, si ritroveranno a discutere davanti ad un modulo di iscrizione della figlia quattordicenne alla scuola media superiore. La scelta è fonte di dialogo insidioso, che riporta i due ex coniugi a ripercorrere la loro vita in un intreccio di visioni fatti di scuole, presidi, incursioni mentali nella storia greca. Per poi poter dire alla fine, che il passato che ritorna non è come lo ricordi e il futuro che pensi non è come lo immagini.
Si chiude sabato 19 aprile con un’altra produzione locale e con bravissimi attori emergenti: Alessandro Sparacino, Alessandro Romano e Sonia Grandis che porteranno in scena “Scacco al Re” di William Shakespeare. Adattamento di Alessandro Sparacino. La regia è di Alessandro Sparacino, Alessandro Romano e Sonia Grandis.
Su una scacchiera si muove la vita di Riccardo, duca di York. Sul riquadro gioca con la vita e i destini degli altri: purchè il duca diventi re. Egocentria ed egoismo i perni su cui tutto ruota attorno: persone e avvenimenti.
Su questa trama si muove la lettura innovativa del Riccardo III di Shakespeare il cui il gioco astuto, cinico, premeditato e abile, ovvero quello il gioco degli scacchi, rimane al centro della scena dell’esistenza.
Gli spettacoli iniziano alle ore 21.00
**********
Il teatro per bambini ha un mini cartellone con cinque rapprensentazioni.
Domenica 29 dicembre 2013 “Il Principe ranocchio”;
Domenica 12 gennaio 2014 “Il lago dei cigni”;
Domenica 26 gennaio “ Giufà il giusto”
Sabato 15 febbraio “ Il libro della giungla”
Sabato 1 marzo “ I musicanti di Brema”
Gli spettacoli iniziano alle ore 16.30
“E’ una stagione che si muove nel segno dell’innovazione, commenta la soprintendente della Fondazione, Simona Celi, pur mantenendo inalterata la grande tradizione teatrale di questa città. Ci siamo mossi su linee diverse ma covergenti a venire incontro alle esigenze di un pubblico che valutiamo colto e raffinato al quale offriamo il grande teatro d’autore, la musica di eccellenza e il balletto raffinato.
E’ motivo di orgoglio avere agito, nella costruzione del programma, con logiche che hanno avuto attenzione per il teatro locale, è stato il nostro primo interlocutore, promosso, quest’anno, nel contesto del cartellone nazionale. Intendiamo mettere in vetrina i talenti locali e lo faremo a rotazione; sempreché non si voglia costruire un secondo cartellone autonomo che è utile per rappresentarsi ma a scapito della grande promozione. Il teatro per bambini è una scelta fortissimamente voluta dalla Fondazione e sono certa che i riscontri saranno incoraggianti.”