I frantoiani oleari delle province di Ragusa e Siracusa chiedono aiuto allo Stato e al Governo

frantoio olearioL’assemblea dell’Associazione Interprovinciale Frantoiani Oleari ha tramesso al presidente della Regione, Rosario Crocetta, ai Prefetti e ai sindaci delle province di Ragusa e Siracusa, il documento già approvato che riguarda la vicenda dei rifiuti oleari prodotti dalla lavorazione e che, trasformati in appositi stabilimenti a ciclo anti inquinamento, attraverso il biogas produce energia elettrica, acqua calda per civile abitazione, ottimi fertilizzanti e materiale per la preparazione di fondi stradali. “Tali rifiuti – spiega Giorgio Covato, presidente dell’organismo che ha sede a Frigintini, frazione di Modica – così come allo stato sono trattati, producono elevati costi a carico della collettività e gravi problemi alle pubbliche amministrazioni per reperire i suoli per le discariche”. Un impianto minimo risolve, secondo la categoria, il problema per un bacino di utenza di circa trecentomila utenti, riduce il carico finanziario a questi ultimi e risolve il problema del pagamento degli stipendi agli addetti ai lavori. Poichè non risulta alcuna iniziativa in tal senso, viene auspicato che tale questione sia attenzionata da parte dello Stato e della Regione attraverso apposite normative che favorirebbero la realizzazione di tali impianti. “Ai Comuni o futuri consorzi – conclude Covato – il compito di attuare in loco quanto necessario. In caso di inattività da parte degli enti preposti, dare la possibilità ad aziende private di attivarsi se dispongono di apporto di capitali e professionalità necessarie alla realizzazione e alla gestione degli impianti.

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