Ricorre la Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle donne; c’è una grande mobilitazione di numerose Associazioni e Centri Anti-violenza impegnati sul tema in questione in tutto il Paese. I dati sono impressionanti: il 70% delle donne ogni giorno è vittima di maltrattamenti, violenze fisiche e psicologiche; è pertanto una battaglia che va combattuta quotidianamente. E’ triste leggere sulle pagine dei giornali i fatti di cronaca che riguardano quelli che si possono definire “femminicidi”; dal 1 gennaio ad oggi sono 128.
Se è pur vero che abbiamo una maggiore consapevolezza del problema, d’altro canto c’è ancora un elevato numero di sommerso soprattutto nel Sud del nostro Paese e in Sicilia, laddove si registra un numero preoccupante di casi di violenza, spesso taciuti a causa dell’alto tasso di omertà su cui bisogna lavorare e molto per fare emergere il fenomeno. Fortunatamente abbiamo una legge sul femminicio di grande supporto, che prevede pene e misure cautelari più severe.
Prevenire la violenza di genere, proteggere le vittime e punire severamente i colpevoli, sono questi i tre obiettivi del decreto legge contro la violenza e sono questi gli obiettivi che quotidianamente il Centro Servizi Donne si prefigge, con grande impegno e volontà, a baluardo delle tante vittime.
Una forte azione di contrasto deve partire dai territori, attraverso tavoli istituzionali e protocolli che rafforzino la rete tra Centri Anti-violenza e Istituzioni, in costante collaborazione con le Forze dell’Ordine; pur tuttavia non devono mancare le costanti azioni di sensibilizzazione a partire dal mondo scolastico.
In via del tutto sperimentale, quasi un anno fa (era il 1° dicembre 2012), nasceva a Pozzallo, presso la sede dei servizi sociali, lo sportello di consulenza psicologia, pedagogica e legale gratuita denominato “Parla con me”, nel rispetto della privacy e della riservatezza delle informazioni raccolte. Tante le donne che hanno dimostrato di avere bisogno di consulenze ma, ancor più, di sostegno e tante quelle che hanno trovato il coraggio di chiamare la loro non più “una storia d’amore” ma “una storia di dolore”. Anche a chi ha solo trovato il coraggio e la forza di mandare una e-mail o fare una telefonata, il personale che si occupa del servizio, accogliendo la loro sofferenza, ha provato ugualmente a ri-attivare le loro risorse puntando al messaggio: “Non sei sola”.
Lo sportello continua la sua attività con la rete regionale dei Centri di Prevenzione, Ascolto e Lotta alla violenza ‘Lia Pipitone’, supportato dall’associazione socio culturale “Orizzonte”, con sede a Ragusa, in via S.S Rosario 24 e con il Centro Servizi Donne, presente nei locali di Villa Tedeschi, sede della biblioteca comunale di Pozzallo.
L’attività di rete è infatti quella che più si dimostra essere vincente nell’attività preventiva alle forme di violenza.
Il Centro Servizi Donne, che opera da anni e con grande impegno sul territorio della provincia di Ragusa, da qualche settimana è attivo a Pozzallo e si avvale della disponibilità dell’Amministrazione comunale, che mette a disposizione uno Sportello di ascolto e supporto per tutte le donne vittime di violenza e stalking.
Il Comune di Pozzallo ha avallato la proposta del Centro Servizi Donna per fornire un ulteriore servizio prezioso alla collettività, visto che l’associazione si avvale di uno staff di psicologi e legali altamente qualificato, in grado di fornire gratuitamente tutto l’ausilio richiesto. La violenza sulle donne rappresenta una negazione dei diritti umani fondamentali, una malattia sociale che deve essere affrontata con grande responsabilità, non soltanto il 25 novembre, giornata che è tuttavia fondamentale commemorare, ma attraverso un’azione politica forte, costante e quotidiana.
Anche Pozzallo ricorda la Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne
- Novembre 25, 2013
- 7:34 pm
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