Stalking alla ex. Modicano sotto processo: la donna lo “inchioda”

Nel momento in cui ricorre la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, la parte offesa “inchioda” l’imputato durante la sua deposizione, e lo fanno anche quattro suo amici ed il medico curante. Il processo davanti al Collegio Penale del Tribunale contro il modicano, Raimondo G., 42 anni, difeso dall’avvocato Rinaldo Occhipinti, arrestato dalla Squadra Mobile per stalking nei confronti della sua ex. E’ stata proprio quest’ultima, che si è costituita parte civile con l’avvocato Ignazio Galfo, a raccontare la vicenda ai magistrati, ai quali ha confermato le accuse già in denuncia, dicendo di atteggiamenti violenti dopo la fine delle loro relazione e poi di momenti sereni durante i quali le parti si sarebbero rivisti ma senza impegno, per poi ricadere nella violenza e quindi nello stalking vero e proprio. L’artigiano, era stato raggiunto tra la fine di gennaio e metà febbraio da due diversi ordini di custodia cautelare ai domiciliari per atti persecutori o, appunto, stalking a causa del persistere di una serie di atti vessatori contro l’ex compagna, una libera professionista quarantacinquenne ragusana. Secondo quanto ha raccontato, la donna sarebbe stata costretta a subire continue intrusioni nella vita privata e comunicazioni telefoniche ripetute e indesiderate, al punto da provocarle un forte stato d’ansia e paura. In particolare il modicano sarebbe stato solito effettuare veri e propri “blitz” nei locali pubblici frequentati dall’ex fidanzata, nonché presso le abitazioni degli amici in comune(questi ultimi hanno confermato). La vittima avrebbe avuto timore di uscire di casa fino al punto di trascurare l’attività lavorativa di architetto, peraltro espletata in vari centri della provincia, temendo seriamente per la propria incolumità personale e la gestione della quotidianità. Il medico di famiglia ha confermato le confessioni e le ripetute cure cui era sottoposta la sua assistita. Il processo riprenderà in gennaio.