Comitato Pro Tribunale di Modica, si va verso un’assemblea aperta comprensoriale

manifestazione pro tribunaleNuova riunione a Modica del Comitato Pro-Tribunale. Diversi i temi trattati sui quali si e’ sviluppato un ampio ed acceso dibattito culminato con la unanime decisione di indire una assemblea comprensoriale pubblica per la cui convocazione ed organizzazione il comitato si autoconvocato per lunedì prossimo, 2 dicembre presso il Municipio della città della Contea. Convinta e determinata la volontà di tutti i componenti decisi a continuare la battaglia intrapresa per contestare e contrastare, con tutti i mezzi a disposizione ed attraverso tutti i canali possibili, l’illogica ed inaccettabile scelta di trasferire gli uffici del Palazzo di Giustizia di Modica, ubicati in una struttura moderna, funzionale, con ampi parcheggi e soprattutto con tutti i requisiti di legge e quindi regolare sotto i punti di vista, in locali che, paradossalmente, non hanno  buona parte di tali requisiti e che per la loro rimediata sistemazione, mai ottenibile in termini ottimali, si impongono rilevanti costi in netto contrasto con la legge di riforma rigorosamente improntata sul risparmio. Costi peraltro sicuramente sprecati perché destinati a lavori che comunque non garantiranno la richiesta regolare e legale idonietà dei locali destinati alla Giustizia iblea. Ed per tutto questo che sono state ribadite, in maniera forte, le posizioni e le richieste contenute nei documenti già inoltrati al Ministro Cancallieri e consegnati dai rappresentanti di Comitato (avvocati Enzo Galazzo e Ignazio Galfo) al presidente della commissione di monitoraggio della riforma e  della pianificazione della nuova geografia giudiziaria italiana.
Il Comitato, nel prendere atto dell’azione, pienamente condivisa ed unanimemente apprezzata ed approvata, svolta con la massima, positiva ed incoraggiante apertura, dai Consigli degli Ordini  Forensi dell’accorpante Tribunale di Ragusa, si è a lungo soffermato sul percorso avviato, ed in corso, col Dipartimento di Protezione Civile, in ordine alla obbligatoria verifica di compatibilità antisismica della struttura giudiziaria dell’accorpante Tribunale di Ragusa.
In ordine poi alla decisione di coinvolgere l’intero comprensorio modicano attraverso la convocazione di una pubblica assemblea comprensoriale il Comitato intende mobilitare tutto il territorio costretto a subire una scelta ingiusta, e non per sciocchi ed inesistenti ragioni o motivazioni di natura campanilistica, ma perché in netto e palese contrasto con la legislazione vigente e con la stessa riforma. Un fatto  che i cittadini non possono e non intendono sottacere, soprattutto per il fatto che c’è di mezzo la giustizia e che proprio per questo è doveroso dare l’esempio nel rispetto delle leggi. È se la legge e’ uguale per tutti non si capisce perché ai privati si nega una autorizzazione a volte anche per la mancanza di un timbro, magari inutile ma previsto da qualche legge, e per Tribunale di Ragusa si decide di abbandonare una struttura con tutti i requisiti quale è il Palazzo di Giustizia di Modica per trasferire gli uffici in locali che non hanno e sicuramente non potranno mai avere requisiti per quanto riguarda la compatibilità sismica, la sicurezza sul lavoro, le vie di fuga, le condizioni di lavoro dei dipendenti, la mancanza dei presupposti per il rispetto della privacy, ecc.
:”Ho apprezzato – ha dichiarato il portavoce del comitato Avv. Enzo Galazzo – il clima costruttivo dell’incontro svoltosi tra i due Consigli dell’Ordine Forense. L’Avvocatura iblea pare abbia deciso di far prevalere, sull’antistorico campanilismo e su immotivate diffidenze, un servizio giustizia che garantisca efficienza, sicurezza e minori costi agli utenti”.

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