Un piccolo gregge è stato aggredito da tre cani in Contrada Martorina, Ne ha pagato le conseguenze un’agnella di 35/40 chili che è stata isolata dal branco e di cui tuttora non è stata trovata traccia nella bassa boscaglia di Cava Lanzagallo(sicuramente sbranata). I cani sono di stazza medio-grande. Un episodio che mette nuovamente in apprensione gli imprenditori agricoli della zona che altre volte in passato avevano registrato tali attacchi. Il proprietario del gregge stavolta ha seguito le tracce dei cani, per ritrovarsi, nei pressi della Cava Lanzagallo, al cospetto di uno scenario macabro di ossa e resti di carcasse bovine. Un vitello di queste di medie dimensioni era sventrato, un altro di poche settimane era parzialmente integro ma la zona era cosparsa da altre carcasse con ossa disperse per centinaia di metri. Si tratta di un luogo isolato e poco frequentato, anche se a ridosso di una strada interpoderale. Di sicuro un sito lontano da occhi indiscreti, in cui sono stati abbandonati illecitamente i bovini morti da titolari di aziende. In questo modo irresponsabile hanno risparmiato le beghe burocratiche previste per lo smaltimento, oltre alle maggiori spese d’infossamento o d’incenerimento. Solo che questo attira dalle zone circostanti cani randagi ma anche di proprietà, oltre alle volpi, per non parlare di tutta la fauna volatile saprofaga. L’illecito smaltimento può essere fonte di gravi conseguenze per le aziende di allevamento zootecniche circostanti, più o meno distanti e potrebbe anche essere foriero di patologie diversificate nei confronti degli umani tutti. La legge prevede per un tale comportamento sanzioni varie, molto pesanti. L’imprenditore danneggiato ha immediatamente informato gli organi preposti,cosi come previsto dalla legge.
foto Giovanni Antoci