On. Orazio Ragusa: “Attuare il metodo Stamina e aiutare Mauro Terranova e tutte le famiglie che vivono il suo stesso dramma. Martedì si discuterà la Mozione che ho presentato, senza risposte positive chiederà le dimissioni dell’assessore alla sanità. Sono pronto a compiere proteste eclatanti”

orazio ragusa foto“Ci sono situazioni in cui trovandosi a scegliere tra il comportamento suggerito dall’appartenenza politica e la difesa del diritto alla speranza di persone con difficoltà che chiedono di essere curate, sono certo di scegliere di aiutare i più deboli. Ho sostenuto e difeso, fino ad ora, l’assessore regionale alla sanità, rimanendo fedele alla linea politica del mio partito e della coalizione a sostegno del Presidente Crocetta, ora però non sono più disposto a tollerare il fatto che non si possa aiutare Mauro Terranova e tutti quelli che, come lui, in questo momento soffrono e sperano di poter fruire delle cure previste dal metodo Stamina”. Dice così l’on. Orazio Ragusa il quale aggiunge: “Attualmente, purtroppo, il metodo Stamina non è attuato in Sicilia, e bisognerebbe spostarsi a Brescia e attendere anni per via delle lunghe liste di attesa. Per Mauro e per tanti altri pazienti siciliani, purtroppo, il tempo è molto importante e intervenire tempestivamente è necessario. L’assessore adesso non ha più alibi, è stato ritenuto finalmente “ammissibile” il ricorso di Davide Vannoni sulla presunta non imparzialità del comitato scientifico che ha valutato il metodo Stamina. Lo ha scritto nero su bianco il Tar del Lazio, sezione terza quater, che ha sospeso l’efficacia del decreto di nomina del comitato stesso. Se l’assessore alla sanità non si attiva immediatamente sono pronto – sottolinea l’on. Orazio Ragusa – a compiere proteste eclatanti, certamente chiederò le sue dimissioni.

“Per aiutare Mauro Terranova e tutte le famiglie siciliane che stanno vivendo questi drammi è nostro dovere agire con determinazione, percorrendo tutte le strade possibili. Ho da tempo fatto presente all’assessore Borsellino – aggiunge Orazio Ragusa – di prendere in considerazione quanto previsto dal D.A. del 26/10/12 che prevede la possibilità di attuare la rete ospedaliera: in Sicilia sarebbero potenzialmente disponibili otto centri. Basterebbe consentire ad uno di questi di intervenire per dare a Mauro e a tante persone, che soffrono, una nuova speranza, così come anche dichiara la risoluzione n 6 della sesta commissione Sanità del 31/07/2013, che impegna l’ assessore a costituire una convenzione tra stamina e uno degli ospedali siciliani sotto regime di cure compassionevoli. Ho già presentato una Mozione, in discussione martedì prossimo, che impegna il Governo regionale in questo senso. Sono certo che molti altri deputati mi aiuteranno in questa battaglia. La vita umana e il diritto alla serenità di ogni paziente vale più di ogni linea politica, bilancio, calcolo ragionieristico o impedimento legislativo. Non abbiate paura ad aiutare queste persone, a proposito della validità del metodo, lo stesso Marino Andolina, medico tra fondatori del metodo Stamina, ha affermato: “Nonostante alcuni detrattori, il metodo funziona, è stato riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale”, ma “grossi interessi ci ostacolano, condizionando la politica e l’iter delle leggi”. Non pensi l’assessore di venirmi a raccontare che il CoReB (di fatto ora delegittimato) ha dato parere negativo alla proposta di applicare in Sicilia la cosiddetta cura Vannoni spiegandone le ragioni. Leggendo il documento, infatti, queste ragioni argomentative sono molto deboli. Si tratta di tesi, opinioni, posizioni aprioristiche senza alcun fondamento di verifica scientifica sul campo. Caro assessore, chi fa l’amministratore non deve e non può mai perdere di vista la persona e la sua sofferenza. Ho l’impressione che, celandosi dietro cavilli burocratici e legislativi, in questa situazione si è persa la necessaria attenzione per malati che attendono di essere alleviati dalla loro sofferenza. Non voglio considerarmi corresponsabile – conclude Orazio Ragusa – di questa azione e perciò sono disposto a combattere con ogni mezzo per fare in modo di non togliere il naturale diritto alla “speranza” a queste famiglie in difficoltà. Per questi motivi le consiglio di agire tempestivamente attuando quanto le ho indicato o, mio malgrado, sarò costretto a mettere in atto una protesta eclatante.”

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