Udc. Rizzone: “Vento nuovo a Modica

“Una ventata nuova soffia su Modica, un pluralismo d’idee, nuovi progetti, una lucida programmazione, Ma bisogna avere il tempo per operare”. Lo rileva il coordinatore dell’UdC, Papè Rizzone, che indica l’opposizione in una parte che “assiste chiusa, con una critica vuota e fine a se stessa”. Rizzone mette a confronto il precedente esecutivo cittadino con l’attuale a guida di Ignazio Abbate, anche sul bilancio preventivo. “Purtroppo col tempo – dice – i ricordi sbiadiscono e si dimentica che in passato la Corte dei Conti aveva rigettato una proposta ritenuta non sostenibile. Oggi approvare un bilancio comunale con leggerezza è rischioso perché il Consiglio rischia di incorrere in forti sanzioni rispondendo in solido dei propri errori. E’ vero che l’attuale amministrazione sta godendo del prestito trentennale ma è anche vero che si è messo un freno al debito con l’Enel che aveva avuto solo una rata di acconto a fronte di un debito di circa 21 milioni di euro”. Con la recentissima transazione Enel-Comune avvenuta a Roma, il debito è stato ridotto a poco meno di 18 milioni (14 milioni da pagare entro il 31 gennaio prossimo, di cui 13milioni entro il 31 novembre e i restanti 4 milioni suddivisi in quattro rate, oltre agli interessi legali che saranno recuperati da entrate certe con gli avanzi di bilancio stimati in circa 8 milioni di euro). Si prevedono entrate certe dai possessori di aree edificabili mai censite e stimate in migliaia di metri quadrati, da studi professionali adibiti invece ad abitazioni, da grosse imprese presenti nel territorio e dalle strutture ricettive che insistono nel territorio di Modica. “In passato non sono state effettuate ricerche circa i mancati introiti ed è stato vessato sempre e solo il semplice cittadino che con la determina del 2012 si vide portare l’aliquota dell’Imu dal 5% al 7/,60%”.