Che la rata Tarsu di dicembre stia arrivando aumentata al cento per cento è orami risaputo. La deliberazione dell’ultimo consiglio comunale, con i sei voti della maggioranza su specifica proposta della giunta di Luigi Ammatuna, l’ha definitivamente aumentata fissando l’aliquota pozzellese tra le più alte in provincia. Ma vedere la delibera e comparare i costi di quest’anno a quelli proposti nel 2012 fa un certo affetto. Ad occhio infatti si realizza come il costo a carico del cittadino sia di fatto raddoppiato. Ad esempio un locale adibito ad abitazione e garage ad uso privato passa dalla tariffa di due euro e ventotto centesimi del 2012 a cinque euro e dieci centesimi al metro quadro. Mentre bar, ristoranti e pasticcerie dovranno pagare al metro quadro sedici euro e quarantadue centesimi nel 2013 rispetto ai sette euro e quaranta centesimi circa del 2012. Un negozio di frutta pagherà nove euro e sessantasei centesimi ora rispetto ai quattro e trentadue centesimi dello scorso anno, con i commercianti in generale che da quattro euro e sessantasei passano a pagare dieci euro e quarantadue centesimi e gli artigiani che dai quattro euro e trentadue centesimi passano a nove euro e sessantasei. Le determinazioni della giunta sono passate senza alcun emendamento e così i cittadini a fine anno si troveranno a dover pagare una bolletta Tarsu prima pari a circa 50 euro oltre il doppio. Insomma una batosta del 97, 80 per cento in più per tutte le categorie di utenza. E ora a contestare sono in tanti. La consigliera Ninella Azzarelli punta il dito su un possibile errore commesso a Palazzo La Pira nel calcolare la Tarsu e chiede chiarimenti sulle voci dei singoli costi “molte delle quali genericamente formulate, non sono state dettagliatamente chiarite durante la seduta”. Nella relazione scritta richiesta dalla Azzarelli, giunta e funzionari del servizio, dovrebbero spiegare le voci poste nell’elenco dei costi del servizio, con “tracciabilità e il riscontro con i relativi documenti amministrativi”. Si suppone infatti che ci siano stati errori nel calcolo Tarsu, con l’inserimento di più voci che porterebbero ad introitare oltre 4 milioni di euro nella casse comunali, ma che di fatto potrebbero non rientrare nel calcolo e farebbero lievitare, le bollette pesando sulle tasche delle famiglie e dei commercianti soprattutto. Duri i commenti anche di Ascom locale e Cinque stelle. “Un carico ingiustificato” che non terrebbe conto ricorda il presidente Ascom Manenti- del principio della irretroattività (per cui la tariffa già in vigore nel 2012 non poteva essere così notevolmente aumentata).” Parlano di “furto alle tasche dei cittadini- i 5 Stelle – non riusciamo a trovare altri termini. Siamo consapevoli che un aumento delle tasse sia inevitabile per risanare le casse, ma non possiamo accettare un aumento così spropositato colpendo indistintamente tutte le fasce della popolazione!” E parlano anche loro di errori. “Vorremmo però capire in che modo sono stati calcolati i costi del servizio! Voci poco chiare. Auspichiamo che ci siano delle delucidazioni!” E in tema di possibile dissesto i grillini chiedono “l’amministrazione vorrebbe distribuire in 3 anni circa 21 milioni di euro tra debiti fuori bilancio e buco di disavanzo,considerando che quest’anno si intende conteggiare, al massimo 2 milioni di euro, spalmando i rimanenti 18 tra 2014 e 2015,a noi sembra fantascienza e non si è ancora discusso di un piano di rientro.” E, senza remore, mostrando che i cittadini stupidi non sono, alzano il tiro contestando alcuni interventi effettuati nel corso dell’incontro che Sel avrebbe tenuto in città in tema di bilancio. “Vogliamo forse negare che attualmente in consiglio comunale non siano presenti direttamente o indirettamente esponenti delle passate legislature che hanno ridotto l’ente ad un colabrodo?” Insomma un coro di proteste… non certo di canti natalizi.
Pesanti rincari a Pozzallo. Si scatena l’opposizione consiliare
- Dicembre 10, 2013
- 10:26 am
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