IL CICLONE TARES DEVASTA L’ECONOMIA DI RAGUSA. LAPORTA: “PORTEREMO LE BOLLETTE DAL SINDACO. NON E’ POSSIBILE ASSISTERE INERMI A QUESTO DISASTRO DELLE FAMIGLIE”

Angelo LaportaUna stangata così ce la ricorderemo finché campiamo. E se la ricorderanno pure i cittadini ragusani. Era questa la rivoluzione promessa dalla Giunta grillina? Grazie, ma avremmo preferito farne volentieri a meno”. Lo dice il consigliere comunale di Ragusa di Territorio, Angelo Laporta, commentando, con preoccupazione, le innumerevoli telefonate ricevute in queste ultime ore da parte di cittadini che si trovano in grosse difficoltà perché non possono pagare la Tares, la cui scadenza, programmata per il 16 dicembre, avviene in coincidenza con l’Imu. “E’ il trionfo della tassazione locale – aggiunge Laporta – ma possibile che l’Amministrazione Piccitto non si sia resa conto del cul de sac in cui stanno infilando la comunità cittadina? Possibile che non abbia cercato di documentarsi in maniera attenta per trovare soluzioni che rendessero più leggera questa manovra, adottata, ma lo scopriremo sempre più andando avanti, solo per fare cassa? Possibile che non si siano individuati percorsi che permettessero, al di là del superamento della fatidica soglia di cinquecento euro, di rateizzare anche le cifre inferiori (appena ora stiamo apprendendo che il Comune è addivenuto a più miti consigli scendendo tale quota a 250 euro ma ritengo si possa fare di più)? Stiamo parlando, caro sindaco, di gente che non può pagare. Lo ribadisco: non è gente che non vuole, ma non può perché non ha i soldi, perché deve sopravvivere, deve pensare a tirare avanti sino alla fine del mese e a volte neppure ci riesce. E, a fronte di questa situazione disastrosa, cosa fa l’Amministrazione? Non solo non coglie l’occasione per rendere la pillola meno amara ma ci viene a propinare un discutibile cartellone di programmi natalizi (tra l’altro bisognerebbe capire perché i soli protagonisti sono gli amici degli amici), spendendo una cifra non certo da buttare, come un centinaio di migliaio di euro, che, aggiunta ai 185mila euro di questa estate e alle altre decine di migliaia di euro sparpagliate qua e là per varie iniziative di intrattenimento, avrebbero permesso di dare vita ad un piccolo deposito di ristoro per tutte le difficoltà a cui stanno andando incontro i vari nuclei familiari”.
“Figuratevi che voglia avranno le famiglie ragusane – aggiunge Laporta – di andare a vedere gli spettacoli di Natale. Siamo alla devastazione più totale. E non ci vengano a dire che si tratta di imposizioni dello Stato. Si sarebbe benissimo potuta adottare la linea scelta da altri Comuni di aggiornare al rialzo la Tarsu senza dare vita a questa carneficina. L’Amministrazione Piccitto non si rende conto di quanto grave sia la situazione economica nella nostra città e di quanto danno causerà questo prelievo forzato. Le tasse è giusto pagarle. Ma così si rasenta l’asfissia. Ed era quella che bisognava evitare. Famiglie e imprese ringraziano. Anche perché non mi sembra una prassi garbata e opportuna recapitare le bollette Tares ai cittadini ragusani a soli tre giorni dalla scadenza, in molti casi con importi stratosferici. E poi non ci sono soltanto i tributi locali. Penso a chi ha in scadenza bolli e assicurazioni auto oppure mutui contratti possibilmente in tempi migliori per l’acquisizione di una seconda casa al mare o in campagna. Persone che oggi, nonostante le difficoltà, sono ritenute benestanti e quindi ritenute in condizioni di pagare da parte dei nostri sprovveduti amministratori. Per non parlare del canone tv e del canone idrico che occorrerà corrispondere a gennaio. Insomma, una situazione davvero complessa. Il sindaco faccia qualcosa. Aiuti il più possibile chi è in grave difficoltà. Per quanto ci riguarda, porteremo le bollette dal primo cittadino. Per capire come muoverci e cosa fare. Sarà lui a dovercelo spiegare”.

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