La vicenda della bambina operata all’Ospedale di Modica. L’Asp avvia indagine

ospedale maggiore nuova alaIl commissario straordinario dell’Asp Ragusa, Angelo Aliquò, ha annunciato l’avvio di un’indagine interna all’Ospedale Maggiore per i fatti legati alla bambina modicana di otto anni, operata di appendicite, poi dimessa e che ha rischiato di morire. “La notizia che abbiamo appreso dalla stampa – dice Aliquò – lascia alquanto dispiaciuti per la triste vicenda che ha vissuto la ragazzina e la sua famiglia, a seguito di un intervento chirurgico nell’Ospedale di Modica”. L’Asp Ragusa, prende atto che a seguito della denuncia dei genitori, la magistratura, come atto dovuto, ha aperto un’indagine penale, ma, come si diceva, ha disposto, altresì, un’ispezione interna, per fare chiarezza su quanto accaduto, anche al fine, al di là di ogni responsabilità che dovesse essere accertata, di vigilare affinché i pazienti vivano la loro degenza in condizioni di assoluta sicurezza. “Tali accadimenti, per fortuna – dice ancora il commissario – sempre più sporadici, come risulta anche dalla diminuzione dei contenziosi, sono comunque da attenzionare per trarre, da queste tristi esperienze, insegnamento per il futuro. L’Asp, consapevole dello stato d’animo della famiglia per la preoccupazione che si è determinata per l’accaduto, conferma il proprio impegno per proseguire tutte le azioni necessarie a garantire ai cittadini un’assistenza sicura e di qualità”. Com’è noto, la minore, figlia di un assicuratore e di un’esercente, era stata salvata al “Vittorio Emanuele” di Catania, dov’era stata ricoverata su consiglio del medico di famiglia, che è un pediatra. La bambina era stata dimessa dal “Maggiore” nonostante la febbre alta subito dopo il primo intervento chirurgico. A Catania i medici le diagnosticarono una peritonite potenzialmente mortale, ma anche un inizio di cancrena al torace, poiché la ferita non si era rimarginata completamente a causa del tubo di drenaggio (quello per adulti) utilizzato durante la precedente operazione chirurgica al “Maggiore”. I fatti si sono verificati tra settembre e ottobre scorsi.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa