RAGUSA. VILLA MARGHERITA LASCIA A DESIDERARE. IL CONSIGLIERE MORANDO: “DAL SOPRALLUOGO EFFETTUATO SI EVINCE UN FORTE DEGRADO”

Villa Margherita 4“Lo stato di salute della Villa Margherita a Ragusa lascia a desiderare. Uno dei luoghi di incontro, attrezzato a verde pubblico, prediletto da giovani e meno giovani in quanto situato nel cuore del centro storico superiore, è ridotto ai minimi termini. Serve intervenire subito”. E’ il senso dell’appello che il consigliere comunale del Movimento Civico Ibleo, Gianluca Morando, rivolge all’Amministrazione della città di Ragusa per consentire la risoluzione dei numerosi problemi che affliggono l’area e che è possibile riscontrare da parte di chi effettua un semplice sopralluogo. “La riqualificazione dell’arredo è ormai un fatto indifferibile – continua Morando – per non parlare della necessità di recuperare la pavimentazione. L’asfalto, quando c’è, è sbriciolato. Oltre a rattoppi che sembrano fatti alla meno peggio e che certo non contribuiscono ad elevare l’immagine della villa”. Come se non bastasse, i giochini per i più piccoli scontano una disattenzione prolungata nel tempo. “Sono pochi – aggiunge Morando – quelli effettivamente utilizzabili. E quando ce n’è qualcuno che funziona, non si può dire che lo sia al cento per cento. Un’altra questione da sollevare ha a che vedere con le fontanelle d’acqua pubblica. Bisognerebbe sistemare il rubinetto che non è affatto adatto ai bambini. In più, accanto alla vasca con il ponticello insiste, a terra, una piastra di ferro con le cerniere sopraelevate dal pavimento che costituiscono un pericolo incombente per i numerosi piccoli che, magari per gioco, vanno di corsa. Chiediamo alla Giunta Piccitto di verificare l’opportunità di individuare i fondi necessari per avviare interventi di recupero che, alla luce di quanto abbiamo avuto modo di verificare, risultano indispensabili e urgenti. Anche per assicurare la piena fruizione del sito ai più piccoli e fare in modo, quindi, che Ragusa possa diventare una città vivibile anche per i bambini”.

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