“Il Tribunale di Modica è di tutti, salviamolo”. Affollata assemblea al “Pietro Floridia”

fotoAffollata assemblea all’Auditorium “Pietro Floridia”, organizzata dal Comitato Pro Tribunale di Modica. Approvato un documento da inviare al Ministero della Giustizia. Presenti i sindaci del Comprensorio, Rustico, Susino e Ammatuna(Abbate era rappresentato dal presidente del consiglio comunale, Garaffa e poi dall’assessore Di Giacomo giacchè fuori sede), i parlamentari Maria Grazia Lorefice e Orazio Ragusa, rappresentanze di consiglieri comunali, ordine forense, sindacati e Comitati civici. Numerose le proposte prospettate a salvaguardia del Tribunale anche se molta attenzione è stata rivolta all’indagine della Procura di Ragusa sul Comitato e alla dichiarazione circa le criticità strutturali del Palazzo di Giustizia del capoluogo. “Siamo ai paradossi italiani – ha detto il portavoce del Comitato, Enzo Galazzo –. Avere aperto un fascicolo sulla nostra l’attività, quasi si temesse che fossero organizzati blocchi stradali, bruciate auto o altro”. Roberto Garaffa ha chiesto al Comprensorio di fare quadrato sulla vicenda, “una comunità senza questi presidi è destinata a morire”. “Faccio appello – ha detto – a tutte le le istituzioni del ragusano: siate con noi, siate in grado di comprendere. Se ad ogni debolezza di una città l’altra ne approfitta, si perde tutti. E’ necessario creare un tavolo tecnico per concordare battaglie comuni”. L’ex senatore Concetto Scivoletto è stato duro: “Se c’è procedimento in corso da parte della Procura, c’è conflitto d’interesse. E’ un fatto grave e bisogna interessare il procuratore generale per vigilare sull’attività della procura ragusana”. E’ stato fatto rilevare dal presidente dell’ordine forense, Ignazio Galfo, che l’indagine è tra i fascicoli dei “non costituenti reato anche se di fatto c’è”. Poi le proposte provocatorie sulla base delle dichiarate carenze strutturali del PalaGiustizia. L’avvocato Carmelo Scarso, ha suggerito di disertare la struttura dal prossimo primo gennaio “vista l’insicurezza accertata. Non sono le leggi che ci danno torto, sono gli uomini. L’avvocato Carmelo Ruta, ex sindaco di Modica, ha suggerito di rifiutare di andare al Tribunale di Modica: “Il presidente Tamburini organizzi nell’unica struttura in atto autorizzata, vedremo come faranno con l’arrivo anche dei fascicoli civilistici ancora in corso a Modica e dei dipendenti rimasti”. Poi ha aggiunto: “L’inchiesta sul Comitato è un’intimidazione ed è anche offensiva: un avvocato interrogato da un ufficiale di polizia giudiziaria è un fatto increscioso. Dobbiamo sopportare questo?” Interventi anche del sindaco di Ispica, a nome degli altri colleghi, di Salvatore Rando, Enzo Cavallo e Giorgio Iabichella, dei Comitati Via Loreto, Confronto e Cittadini Liberi, di medici, ingegneri e altri liberi professionisti, degli avvocati Antonio Borrometi, Salvatore Campanella, del rappresentante dei lavoratori per la Cgil, Giovanni Cassibba, di Giovanni Antoci e dell’assessore Orazio Di Giacomo. L’onorevole Lorefice ha annunciato due interrogazioni ai Ministeri della Giustizia e del Lavoro.

nella foto di giovanni antoci, l’intervento dell’avvocato scarso

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