E’ stato dichiarato estinto il reato contestato nei confronti del titolare di un’azienda modicana, M.M., che non aveva provveduto a pagare alcune mensilità di contribuzione per i propri dipendenti a causa della crisi economica che colpiva la propria attività. La denuncia era partita dopo che, al mancato iniziale pagamento, aveva fatto seguito, dopo una diffida a pagare entro termini perentori (novanta giorni), un ulteriore mancato versamento.L’imputato, attraverso l’avvocato Michele D’Urso, ha dimostrato che non vi era certezza dell’avvenuta ricezione della diffida, consegnata dal portalettere ad altra persona, quindi diversa dal titolare, che aveva firmato con sottoscrizione non riconoscibile, ed ha chiesto di essere rimesso in termini, sulla scorta di decisioni della Cassazione che prevedono, quando non vi sia certezza sulla ricezione della diffida(che avverte come il pagamento costituisca causa di non punibilità rispetto ad un potenziale reato) e quando dal capo di imputazione non si evince chiaramente il periodo contestato, l’ente al quale pagare e le modalità con cui si doveva provvedere, la possibilità di beneficiare di un ulteriore termine. L’uomo, beneficiando del termine concessogli dal Giudice, ha provveduto al pagamento ed ha estinto il reato . Si è così realizzato un doppio risultato per lo Stato, quello di recuperare somme contributive difficilmente recuperabili altrimenti e quello di evitare una condanna inutile per un imputato tempestivamente ravvedutosi.
Non aveva pagato le contribuzioni dei dipendenti. Estinto reato contro imprenditore modicano
- Dicembre 28, 2013
- 8:33 am
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