PRESENTATO IL LIBRO DI SAVERIO TERRANOVA, “UNA FORMICA NERA IN UNA NOTTE NERA”, AL CAFFE’ LETTERARIO QUASIMODO DI MODICA

DSC_8692DSC_8687“Con il libro ‘Una formica nera in una notte nera’, l’ex sindaco di Modica Saverio Terranova ci dà di se stesso un’altra angolazione: quella dello scrittore che si volge verso il documento, ricorrendo al romanzo per rappresentare ciò che in altri modi sarebbe irrappresentabile: con questo parole Domenico Pisana, Presidente del Caffè Letterario Quasimodo di Modica, ha introdotto la presentazione del romanzo di Saverio Terranova tenutasi al Palazzo della Cultura nel quadro degli appuntamenti della stagione 2013-2014.
Alla presenza di un numeroso pubblico, lo storico Uccio Barone ha tratteggiato, gli aspetti salienti del romanzo di Terranova, affermando come in esso ci sia una storia d’amore inquadrata nel contesto di una violenta contesa politica in una città di provincia, storia che riflette esperienze politiche autobiografiche e che ha la preminenza nello scorrere della narrazione, la quale porta alla luce lotte tra ricchi e poveri, tra classi sociali, tra aristocrazia borghese e classe popolare, tra lavoratori e proprietari, conservazione del potere e consumazione di ingiustizie, tragici episodi di morte che si susseguono in maniera sconvolgente con una coincidenza raccapricciante: ad ogni successo della classe popolare una sventura si abbatte sulla classe aristocratica. Molto accattivanti le letture di Giorgio Sparacino, Natalina Lotta, Ornella Cappello e Pippo Antoci, alternate alle brillanti note musicali del M° Giorgio Rizza.
“ Saverio Terranova – ha concluso Pisana – racconta e si racconta tra verità e finzione, tra la verità degli eventi storici e la finzione della scrittura narrativa, che è propria, ma non solo, della letteratura. Nel romanzo l’Autore affronta il tema del rapporto tra la realtà di un Dio sommo bene e provvidenza e il problema del male e della sofferenza nel mondo; il tema dell’uso del potere da parte della classe politica, il tema della gelosia, delle congiure, dei tradimenti, dell’invidia, dell’ambizione, che da sempre, sin dalle antiche tragedie greche, sono stati al centro della riflessione letteraria. Insomma un libro in cui il politico e lo scrittore si incontrano e si scontrano, si intrecciano e si distanziano, si attraversano e si condizionano”.
L’Autore ha concluso la serata spiegando le ragioni che lo hanno indotto a scrivere il romanzo.

Foto: Giovanni Antoci

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