La Diocesi di Noto, il Vicariato di Pozzallo, la Chiesa Made Madonna del Rosario, il Comune di Pozzallo e di Firenze, l’Associazione per la gioventù Giorgio La Pira hanno organizzano le celebrazioni per il 110° anniversario della nascita di Giorgio La Pira che si terranno a Pozzallo dal 7 al 9 gennaio. Alle celebrazioni hanno aderito il servizio di Pastorale giovanile vocazionale diocesano, l’Opera per la gioventù Giorgio La Pira di Firenze, che sarà rappresentata da due giovani e l’Associazione culturale Coltiviamo la pace di Firenze.
Anno aderito con il loro patrocinio le Provincie di San Tommaso d’Acquino in Italia e quella romana di Santa Caterina da Siena dei Frati Predicatori e la Provincia Regionale di Ragusa. Il 7 di gennaio alle ore 18,00 nella Chiesa Madre Madonna del Rosario presiederà la celebrazione eucaristica Armando Dini, Arcivescovo Emerito dell’Arcidiocesi di Campobasso e Bojano, membro della Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute. Concelebreranno il vicario generale della Diocesi di Noto, Mons. Angelo Giurdanella, i presbiteri di Pozzallo e don Lorenzo Paolino, rappresentante in Toscana della Caritas di Gerusalemme. Don Paolino a conclusione della celebrazione eucaristica consegnerà alla comunità ecclesiale di Pozzallo la Lampada per la pace in Terra Santa. La lampada sarà accesa e posta sul fonte battesimale dove è stato battezzato Giorgio La Pira. Il prof. Giovanni Gianfrate, responsabile dei progetti dell’associazione fiorentina Coltiviamo la pace presenterà il progetto Le lampade della pace in Terra Santa, una iniziativa della Olive Branch Foundation creata nel 2001 da Don Raed Abusahlia, curato della parrocchia latina di Taybeh. La produzione delle lampade dà lavoro e speranza ad una ventina di famiglie di Taybeh, il piccolo villaggio cristiano della Terra Santa situato a 5 km a nord-est di Gerusalemme.
La Olive Branch Foundation cerca di promuovere lo sviluppo economico della Palestina mediante investimenti in piccoli progetti che hanno consentito : la realizzazione di un moderno oleificio , la firma di un contratto di vendita dell’olio di oliva di Taybeh e di maftul; l’apertura di laboratori artigianali della ceramica, legno d’olivo, candele, sapone e maftul. L’iniziativa ha ricevuto la benedizione dell’Arcivescovo emerito di Firenze Cardinale Ennio Antonelli e quella del Patriarca latino emerito di Gerusalemme , Michel Sabbah e il sostegno della Caritas di Gerusalemme e dell’Associazione Coltiviamo la Pace di Firenze. L’iniziativa di portare a Pozzallo la Lampada per la pace in Terra Santa è stata promossa dall’Associazione per la gioventù Giorgio La Pira di Pozzallo con l’auspicio che si diffonda nelle comunità parrocchiali di tutta la diocesi. Le celebrazioni proseguiranno giorno 8 gennaio con la Marcia fratellanza e l’amicizia dei popoli che partirà alle ore 17 dalla Chiesa San Giovanni Battista e per arrivare al Porto di Pozzallo dove si terrà un momento di preghiera per la pace e la fratellanza tra i popoli. Il momento di preghiera quest’anno non si terrà presso la casa natale di Giorgio La Pira perché le comunità ecclesiali pozzallesi desiderano esprimere la propria vicinanza a tutti i migranti e in particolare ai fratelli ospiti nel centro di prima accoglienza del Porto di Pozzallo. La comunità ecclesiali di Pozzallo desiderano inoltre fare proprie le parole pronunciate da Papa Francesco a conclusione del discorso celebrativo per i cinquanta anni dell’enciclica Pacem in Terris: « Non posso non ricordare con grande dolore le numerose vittime dell’ennesimo tragico naufragio avvenuto oggi al largo di Lampedusa. Mi viene la parola vergogna: è una vergogna …
Uniamo gli sforzi perché non si ripetano simili tragedie. Solo una decisa collaborazione di tutti può aiutare a prevenirle ». Il 9 gennaio ore 18 presso lo Spazio Cultura “ Meno Assenza “ si terrà il convegno L’attesa della povera gente. Il tema del convegno trae spunto dal saggio L’attesa della povera gente pubblicato nel 1950 da Giorgio La Pira sulla rivista Cronache Sociali. Nel primo numero della nuova serie – la rivista, fondata nel 1947, ebbe vita fino al 1951 – La Pira compie una analisi della situazione economica italiana del dopoguerra iniziando dal problema della disoccupazione: « La disoccupazione è un consumo senza corrispettivo di produzione e perciò uno sperpero di forze produttive … È inutile argomentare, distinguere, mostrare che una parte del sistema è sano e rigoglioso, e che la lira è salda e così via: il sistema economico e finanziario è indivisibile, la diagnosi è quella che è ed il giudizio intorno al suo prolungarsi non può essere che questo: non può e non deve durare più oltre – … L’attesa della povera gente – disoccupati e bisognosi in genere ? – La risposta è chiara: un Governo ad obbiettivo, in certo modo, unico: strutturato organicamente in vista di esso: la lotta organica contro la disoccupazione e la miseria. .. Un Governo, cioè, mirante sul serio – mediante l’applicazione di tutti i congegni tecnici, finanziari, economici, politici adeguati – alla massima occupazione e, al limite, al “ pieno impiego ” … Continuando la sua riflessione il professor La Pira affermava « Che significa, infatti, che tutta la legge ed i Profeti si riassumono nell’unico comandamento dell’amor di Dio e dell’amor del prossimo? Che significa ama il prossimo tuo come te stesso? Vorrei io essere disoccupato, affamato, senza casa, senza vestito, senza medicinali? No, certo: e, quindi, questo no io devo anche pronunziare per i miei fratelli. Se io sono uomo di Stato il mio no alla disoccupazione ed al bisogno non può che significare questo: – che la mia politica economica deve essere finalizzata dallo scopo dell’occupazione operaia e della eliminazione della miseria: è chiaro! Nessuna speciosa obbiezione tratta dalle c. d. “ leggi economiche “ può farmi deviare da questo fine: devo sempre ricordarmi che il Vangelo non è un “ libro di pietà “ [anche!]: esso è anzitutto un “ manuale di ingegneria “ [ parabola del costruttore, Mt. VII, 24-29 ]: cioè un rivelatore delle leggi costituzionali, ontologiche dell’uomo; le sole leggi che permettono una solida costruzione della vita personale, sociale e storica dell’uomo. Tutta la liturgia quaresimale, con i continui riferimenti all’antico Testamento, è incentrata attorno a questo pensiero salutare: digiuno sì, ma ricordati che l’essenza più profonda del digiuno sta nell’amore fraterno: frange esurienti panem tuum egenos vagosque induc in domum tuam: spezza il tuo pane all’affamato e dà nella tua casa abitazione ai senza tetto [Is. 58, 1-9]».
Relatori del convegno saranno Mons. Armando Dini, che parlerà della spiritualità di Giorgio La Pira; a seguire le relazione dell’economista Piero Roggi dell’Università di Firenze: L’economia per Giorgio La Pira. L’argomento che tratterà Monika Poettinger dell’ Università Bocconi di Milano sarà : La povera gente e le sue attese per l’economista Amartya Sen. Il Vescovo della diocesi di Noto, Antonio Staglianò concluderà il convegno. Al convegno interverranno Luigi Ammatuna, sindaco di Pozzallo, e l’assessore all’educazione del Comune di Firenze Cristina Giachi. Giorno 9 alle ore 10 presso lo Spazio Cultura “ Meno Assenza “ è previsto un incontro per gli studenti dal titolo La crisi economica in atto: prospettive e soluzioni, a introdurre i lavori sarà Carmelo Nolano presidente dell’Associazione per la gioventù Giorgio La Pira di Pozzallo.