Modica, ultimi giorni della mostra “Incontri d’arte, viaggio attorno al piccolo quadro”. Incontro col maestro Fratantonio

frantantonio-iemmolo-ciceroSi avvia a conclusione la mostra di pittura e foto “Incontri d’arte, viaggio attorno al piccolo quadro” in corso nel Foyer del Teatro Garibaldi di Modica. Espongono Salvatore Fratantonio, Vincenzo Castellana, Guido Cicero, Emanuela Iemmolo e Rosanna Criscione. La mostra resterà aperta fino al sei gennaio dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. I cinque artisti, quattro pittori e un fotografo, espongono ognuno con le rispettive peculiarità e tecniche. La “punta di diamente” è Fratantonio che, per l’occasione, si cimenta in piccoli quadri, abbandonando la tela consueta. Lo abbiamo voluto incontrare mentre i visitatori apprezzano l’esposizione.
Maestro, la sua esperienza a braccetto con artisti meno conosciuti?
“Ho voluto organizzare questa mostra insieme ai Castellana, Cicero, Iemmolo e Criscione perchè ritengo che siano artisti dotati e che faranno parlare di loro in futuro. Ho voluto mettermi al loro fianco e non mi sono pentito”.
Come mai il “piccolo quadro”?
“Perchè è un modo di esprimere in dimensioni minori ciò che di solito si vuole esprime sulle tele normali. Ci sono tanti altri famosi artisti che hanno scelto questo sistema. Cito per tutti una collezione di Zavattini che ha impiegato molti dei suoi artisti per farsi il 10×10. Anch’io a Milano l’ho già fatto.  Poi anche Dino Villani lo ha fatto. Credo che in un’opera la grandezza è relativa. Come è già stato detto, è un modo di abituare l’occhio perchè dentro, il quadro non è più piccolo. Il quadro piccolo serve a fare delle cose che siano anche grandi. L’opera è sempre la stessa”.

nella foto da sx Fratantonio, Iemmolo e Cicero

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