La concretizzazione del regolamento della zona artigianale di Chiaramonte Gulfi, sulla scorta delle modifiche già concordate a suo tempo con le associazioni di categoria, è stato uno degli argomenti al centro dell’incontro tra la delegazione della Cna territoriale, formata dal presidente Giampaolo Roccuzzo e dal responsabile organizzativo Giuseppe Brullo, con l’Amministrazione comunale rappresentata dal sindaco, Vito Fornaro, e dagli assessori Salvatore Vargetto e Alessandro Cascone. “Il primo cittadino ha assunto l’impegno, sebbene l’approvazione del regolamento sia di competenza del Consiglio comunale – dice Roccuzzo – di attivare tutte le misure affinché l’aggiornamento in questione possa essere concretizzato in tempi rapidi. Abbiamo, altresì, chiesto, sempre riferendoci alla zona artigianale in questione, di attivare tutte le procedure necessarie per la pulizia del sito e la messa in funzione della pubblica illuminazione. Inoltre, nell’ottica di una eventuale riassegnazione dei lotti, abbiamo chiesto di operare un’attenta verifica su quelli per i quali non è stato ancora effettuato l’avvio dei lavori, allo scopo di andare incontro alle esigenze di quelle imprese che intendono realizzare nuovi opifici sebbene la zona sia quasi del tutto satura”.
Altro argomento al centro del confronto la Tares. In particolare, la Cna ha chiesto che il Comune valuti la possibilità di applicare quanto previsto dalla legislazione e dal vigente regolamento comunale, riguardo alla detassazione delle aree d’impresa in cui non si producono rifiuti urbani. A questo proposito è previsto un incontro, nel giro di una settimana, con l’assessore al ramo, Vargetto, con il consulente in materia ambientale del Comune e con i dirigenti d’area per individuare con la massima attenzione le procedure attuative affinché le imprese interessate possano fruire della detassazione. Al centro del confronto anche la triste piaga dell’abusivismo in diversi settori produttivi, come quelli dell’edilizia, dell’impiantistica, dei lapidei oltre al comparto del benessere, che risulta particolarmente sviluppata in questo periodo di crisi. E rispetto alla quale la Cna ha chiesto un incremento dei controlli per evitare l’ulteriore propagarsi di fenomeni di concorrenza sleale che danneggiano le imprese in regola e che pagano le tasse. In primo piano anche lo stato di attuazione del progetto relativo al Patto dei sindaci di cui anche Chiaramonte fa parte. “Fornaro ci ha assicurato – sostiene Brullo – che l’Amministrazione e i tecnici si stanno adoperando affinché il percorso da sviluppare sia portato avanti con un’unica regia, circostanza che garantirebbe una maggiore efficacia anche per quanto concerne l’eventuale stanziamento di fondi. Abbiamo concordato con l’Amministrazione anche sul fatto che nella redazione del Paes possano essere concertate alcune linee specifiche come quelle che mirano, in concreto, alla riduzione dell’emissione di Co2 da parte delle imprese entro il 2020. Un aspetto di cruciale importanza che può valere sia sul piano dell’impiantistica elettrica sia per quanto concerne, ad esempio, la distribuzione della rete idrica”.