PREDISPOSTO IL TRACCIATO DELLA HYBLA BAROCCO MARATHON L’UNDICESIMA EDIZIONE TRA MURI A SECCO E MONUMENTI UNESCO

Atleti della maratona a IblaFervono i preparativi in vista dell’undicesima edizione della Hybla Barocco Marathon che si correrà domenica 12 gennaio a Ragusa a partire dalle 8. Il percorso è stato disegnato esaltando una priorità in particolare: creare i minori disagi viabilistici alla cittadinanza, pur cercando di mettere in rilievo i punti più suggestivi del territorio ragusano, sia in ambito paesaggistico (prediligendo l’altopiano), quanto sul fronte architettonico, con la sistemazione in vetrina delle bellezze principali dei due centri storici, per non parlare dell’ingresso a Ibla, ove è tradizionalmente posto il traguardo. La maratona di Ragusa presenta i primi 5 chilometri in ambito urbano, tra le periferie Ovest della città, quindi 32 km ricavati per lo più in campagna tra i villaggi e le frazioni rurali dell’altopiano. Molto suggestivo si annuncia il passaggio per Cilone, nonché per il villaggio Tre Casuzze, col percorso sempre caratterizzato da “muretti a secco”, vere icone rurali del paesaggio ibleo. Nei primi 21 km del percorso vi sarà, poi, qualche tratto in sterrato (un po’ come il pavè alla Parigi-Roubaix ciclistica), ma in misura molto minore rispetto all’edizione 2013, con lunghezze oscillanti tra i 50 ed i 300 metri, che daranno un tocco di suggestività in più al tracciato. Il percorso dell’edizione 2014 è stato ulteriormente velocizzato rispetto a quello precedente, in quanto sono stati tolti molti “mangia e bevi” riferiti ai primi 16 km. Attorno al 24esimo chilometro, inoltre, il percorso della StraRagusa, la maratonina da 21 chilometri, si congiungerà con quello della maratona, lambendo la periferia Ovest di Ragusa. Si inizierà poi a seguire la parte che interesserà la zona industriale ed anche la zona mineraria, contraddistinta dai pozzi di petrolio e soprattutto dalle due gallerie a ridosso dell’ex Anic. Al 32esimo km, il percorso diventa pressoché in costante discesa con l’ingresso nel centro storico superiore ed il passaggio dal caratteristico “Ponte Vecchio”, dalla piazza della Cattedrale di San Giovanni e quindi, tra stradine suggestive, ci si proietterà verso i tornanti di corso Mazzini (col sontuoso panorama di Ibla a fare da cornice). Sarà in questo frangente che la maratona passerà accanto a numerosi monumenti dichiarati dall’Unesco “Patrimonio mondiale dell’Umanità”. Stiamo parlando della chiesa di Santa Maria delle Scale, di Palazzo Cosentini, della chiesa del Purgatorio e, ancora, del Palazzo Sortino-Trono, da dove inizierà l’ultimo chilometro coi 300 metri di salita impegnativa della via XI Febbraio, tra vecchie basole e stradine strette, prima dell’ingresso finale nel cuore barocco dell’antica cittadella.
“Nel complesso – dice Sebastiano La Mesa dell’associazione “Sicily is One” che assieme alla “No al doping” si sta occupando dell’organizzazione dell’evento sportivo – possiamo affermare che, così come già in altre occasioni, questo circuito è da ritenersi “veloce”, con una prima parte “molto ondulata”. La seconda parte è sicuramente più intensa, a parte lo “speciale impegno” che necessita l’ultimo chilometro. E’ ad ogni modo il percorso ideale per fare la gamba e per preparare al meglio le grandi maratone di primavera”.
Il percorso della StraRagusa di 21,097 km è da ritenersi anch’esso molto veloce nel complesso, a parte qualche ovvio “mangia e bevi” nei primi 11 chilometri. Per il resto scorre sempre con una favorevolissima altimetria da leggera e costante discesa ed in pratica corrisponde in maniera perfetta agli ultimi 19 km della Hybla Barocco Marathon (compresa la salita finale di via XI Febbraio).

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