Rissa in un centro per richiedenti asilo politico di Modica. Extracomunitario ferito con una forbice

Problemi di connivenza alla base della lite, sfociata in un ferimento, avvenuta all’interno di un centro di accoglienza di Modica. Protagonisti sono stati due extracomunitari entrambi richiedenti asilo politico che da qualche giorno erano stati trasferiti da una struttura della zona di Donnalucata presso una villa modicana adibita, appunto, all’accoglienza di queste persone. Che i due non andassero d’accordo era palese, anche perchè trovavano sempre occasione per offendersi reciprocamente. Il culmine si è raggiunto ieri mattina quando uno dei due era intendo a tagliarsi la barba davanti ad uno specchio. Ad un certo punto è arrivato l’altro contendente che si è impossessato dello specchio, con fare prepotente e minaccioso, sostenendo che prima toccava a lui fare la barba e che, dunque, gli necessitava lo specchio. I due sono venuti alle parole pesanti poi la cosa è andata per le vie di fatto. Si sono insomma azzuffati, fino a quando uno di loro non ha estratto dalla tasca una forbicina, quella che probabilmente serviva per accorciare la folta barba, ed ha infilzato l’avversario. Nel frattempo sono arrivati altri connazionali e i responsabili della struttura di accoglienza che hanno cercato di separarli mentre il ferito sanguinava vistosamente dalla spalla. Qualcuno ha pure chiamato il 113 che ha inviato sui luoghi una volante del Commissariato di Via Cornelia. Il ferito, sedati gli spiriti bollenti, è stato trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore, dove i medici lo hanno medicato e gli hanno applicato alcuni punti di sutura, prima di dimetterlo con una prognosi di venti giorni. Trattandosi di una lite, la polizia dovrà attendere le eventuali querele di parte per potere agire anche se nel frattempo ha segnalato entrambi al Questore di Ragusa che, nel caso, potrebbe assumere qualche provvedimento afflittivo. Alcuni giorni fa un altro episodio era accaduto presso il Centro Babel che ospita donne anche loro richiedenti asilo politico. Una di loro aveva aggredito un’operatrice. Nei suoi confronti era stato adottato il trattamento sanitario obbligatorio ed era stata ricoverata nella Divisione di psichiatria dell’Ospedale Busacca di Scicli.