I VOLUMI DEL XVI sec., RITROVATI AL CLASSICO DI MODICA, ILLUSTRATI AL CAFFE’ LETTERARIO QUASIMODO

foto 2foto 3“Memoria del libro e libro della memoria”: è questo il tema del sabato letterario del Caffè Quasimodo di Modica che si è tenuto al Palazzo della Cultura in collaborazione con l’Istituto “Galilei – Campailla”, l’assessorato alla cultura del Comune di Modica e l’associazione culturale l’Isola, e nel corso del quale si parlato dei 590 volumi, compresi in un arco temporale che va dal XVI al XIX secolo, ritrovati nel 2011 nella sede del Liceo Classico a seguito del riordino di una stanza adibita a deposito. In particolare l’attenzione è stata posta su 52 volumi del XVI secolo.
Un appuntamento molto partecipato e – come sottolineato in apertura dal Presidente del Caffè Quasimodo Domenico Pisana, importante non solo dal punto di vista strettamente archivistico e storico-documentario, ma soprattutto perché ha permesso di conoscere uno spaccato della cultura circolante nei conventi e collegi del territorio modicano nei diversi settori dello scibile: letterario, scientifico-matematico, giuridico e, naturalmente, teologico-ecclesiastico. La serata ha visto, dopo i saluti dell’assessore alla cultura, Orazio Di Giacomo, l’intervento del soprintendente ai beni culturali di Ragusa, Rosalba Panvini la quale ha messo in luce come lo stato di conservazione varia da volume a volume: alcuni libri sono in buono stato di conservazione, altri presentano gore e tarli marginali, altri necessitano di un’impegnativa opera di restauro. La soprintendenza – ha spiegato la dott.ssa Panvini – ha curato nell’estate del 2013 l’operazione di disinfestazione del fondo, necessaria per bloccare l’azione aggressiva degli organismi infestanti. “I volumi del Fondo Antico – ha affermato poi il Dirigente scolastico Sergio Carrubba che ha anche suonato al pianoforte due sue composizioni musicali – meritano di essere considerati parte integrante del patrimonio storico-artistico del territorio ibleo”, atteso che tale Fondo – come ha sottolineato  Giovanna Giallongo – fu costituito all’indomani della confisca dei beni ecclesiastici, quando tutti i libri delle biblioteche degli enti religiosi furono requisiti dal Comune e in seguito collocati nel Regio Liceo Classico Tommaso Campailla, istituito nel 1878.
“Le prime pagine dei volumi recano, – ha spiegato infine  Ottavio Manenti – , le manoscritte attestazioni di proprietà dei conventi di Sant’Anna, di Santa Maria del Gesù, dei Domenicani, del Collegio dei Gesuiti e, soprattutto, dei Cappuccini”, mentre la prof.ssa Trombadore ha fatto un commento ad un testo del ‘500 contenente la “Lectio” del frate carmelitano Cristoforo Silvestrani e ad un testo riportante una introduzione del volume di medicina di “Mesue”.
Al sabato letterario ha partecipato in modo attivo un gruppo di studenti del classico, che ha interagito con l’attore Giorgio Sparacino nella lettura dei testi, ed che ha altresì proiettato alcuni filmati sul lavoro di inventario dei libri, e fatto degli interventi illustrativi di alcune opere ritrovate.
Al termine della serata, i partecipanti si sono trasferiti nella sede del Liceo classico di Modica per l’inaugurazione della mostra dei libri alla presenza del sindaco Ignazio Abbate, mostra che sarà aperta al pubblico e ai gruppi scolastici fino al prossimo 25 gennaio.

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