Giorgio Scarso nuovo reggente del Coni in Sicilia Il delegato provinciale Cintolo gli augura buon lavoro “Siamo certi che ancora una volta riuscirà a centrare il bersaglio. Noi, come sempre, saremo al suo fianco”

cintolo“Auguriamo buon lavoro a Giorgio Scarso. Siamo certi delle sue doti di uomo di sport in grado di rispondere alle esigenze di un movimento come il Coni. Forniamo sin da ora la nostra disponibilità per avviare un percorso che punti, soprattutto, a garantire la coesione. L’elemento di cui, in questa fase, sentiamo tutti il bisogno”. E’ quanto dice il delegato provinciale del Coni di Ragusa, Sasà Cintolo, dopo la nomina di Giorgio Scarso, già vicepresidente nazionale del Coni e presidente della Federazione italiana scherma, a commissario reggente del Coni Sicilia così come è stato deciso dalla Giunta nazionale. “Siamo certi che su Scarso – continua Cintolo – è riposta buona fiducia perché si tratta di un dirigente che, lo ha dimostrato con i fatti, nel corso degli anni ha saputo salire i vari gradini del cursus honorum sino a raggiungere tappe mai eguagliate prima da un rappresentante dell’area iblea. Noi, come movimento sportivo di questo territorio, siamo di certo al suo fianco anche perché, già in altre occasioni, c’è stata la possibilità di collaborare per raggiungere traguardi di ampio respiro, non ultima l’attribuzione a Ragusa dei giochi mediterranei del Comegym che si terranno nel 2014. Nella nostra città, inoltre, insiste la presenza della Scuola regionale di sport della Sicilia la cui attività formativa può essere destinata, anche grazie al sostegno di Scarso, a compiere un importante balzo in avanti. Cercheremo di mettere a disposizione del neo reggente del Coni in Sicilia tutto il nostro know how per supportarlo in questa complessa ma esaltante sfida, quella, cioè, di rilanciare le prerogative del mondo sportivo isolano. Siamo certi che Scarso, come di consueto, non mancherà il bersaglio e, anzi, fornirà ulteriori elementi per consentire di accelerare il processo di coesione che sembra l’unica strada possibile in un momento così complicato e difficile da interpretare, sul piano dell’adozione di politiche ad hoc a sostegno dello sport, a tutti i livelli”.

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