Sono proseguite durante tutta la giornata di ieri le indagini dei Carabinieri volte ad accertare la posizione di un uomo albanese che si trovava alloggiato nel B&B di Giuseppe Zocco, quest’ultimo sottoposto ieri mattina a misura cautelare unitamente ad altre 5 persone responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti nei comuni di Pozzallo, Ispica e Catania.
All’alba di ieri mattina, i Carabinieri della Compagnia di Modica, hanno dato esecuzione a cinque provvedimenti cautelari emessi dal Gip del Tribunale di Ragusa, su richiesta della Procura iblea, a carico di altrettanti soggetti, di nazionalità italiana, tutti ritenuti responsabili dei reati di spaccio continuato di sostanze stupefacenti. Le ordinanze sono scaturite da un’indagine condotta nei mesi scorsi dai Carabinieri della Compagnia di Modica e della Stazione di Pozzallo. L’attività investigativa ha permesso di individuare e identificare diversi soggetti coinvolti nello spaccio di sostanze stupefacenti nella cittadina rivierasca, i quali provvedevano a rifornirsi di cocaina ed ecstasy recandosi a Catania – dove avevano un valido canale di approvvigionamento – per poi spacciarla sul mercato di Pozzallo.
Il blitz dei Carabinieri, scattato ieri mattina presto, ha permesso di dare esecuzione alle ordinanze di misura cautelare in carcere nei confronti dei pozzallesi Giuseppe Zocco e Donato Angeileri nonché di sottoporre all’obbligo di presentazione alla P.G. la compagna di Zocco, Elena Stinga unitamente ad Francesco Agosta e Andrea Scala, entrambi di Pozzallo.
Nel corso dell’ operazione, i Carabinieri hanno proceduto ad approfonditi controlli sottoponendo a perquisizione personale e domiciliare i soggetti colpiti dalla misura cautelare e, in tale contesto, durante gli accertamenti nel B&B condotto da Zcco , all’interno dello stesso, trovavano, in qualità di ospiti, due soggetti extracomunitari di nazionalità albanese e tunisina, entrambi pluripregiudicati per reati in materia di stupefacenti.
Già durante le operazioni di ieri, i militari dell’Arma avevano proceduto all’arresto dell’uomo tunisino trovato in possesso di circa 60 gr di hashish suddiviso in dosi e nascosto all’interno del materasso del letto.
L’albanese invece, ieri era stato portato in caserma per accertarne la posizione e l’effettiva identità e, solo in tarda serata, conclusi gli accertamenti, i Carabinieri hanno proceduto anche al suo arresto.
In particolare, i controlli sull’uomo, Klodjan Dedja, pluripregiudicato, ospite del B&B di Zocco, permettevano ai Carabinieri di accertare che lo stesso era gravato da un provvedimento restrittivo per reati in materia di stupefacenti commessi in Lombardia tra il 2007 e il 2012, ragione per cui risultava ricercato in tutta Italia.
Alla luce di tali risultanze, i militari dell’Arma hanno quindi dichiarato in arresto anche l’albanese che, nel tardo pomeriggio, ha raggiunto gli altri arrestati presso la Casa Circondariale di Ragusa.
Precedenti attività investigative
L’operazione scattata all’alba di ieri, ha permesso ai Carabinieri di smantellare un gruppo di persone dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti sul territorio di Pozzallo, Ispica e Catania.
Tra l’altro, Zocco e Angileri, condotti ieri in carcere dai Carabinieri in esecuzione delle misure cautelari, si trovavano già agli arresti domiciliari per un’altra indagine condotta dai militari dell’Arma nell’agosto del 2012.
In particolare, il 7 agosto 2012, a conclusione di altra indagine, i Carabinieri avevano scoperto che i due fungevano da testa di ponte in Italia per uno sbarco clandestino di cittadini extracomunitari sulle coste del litorale ibleo.
In quell’operazione dei Carabinieri scattarono le manette per Zocco e Angileri, unitamente ad altri 5 soggetti, poiché ritenuti far parte di un’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La Corte d’Assise di Catania dispose per 5 di loro – tra i quali Zocco e Angileri – la condanna alla reclusione per 4 anni e 6 mesi, motivo per cui si trovavano attualmente agli arresti domiciliari.
L’operazione Torre Cabrera
L’operazione conclusa ieri dai Carabinieri della Compagnia di Modica e della Stazione di Pozzallo, si va ad unire ad altre precedenti attività investigative, svolte dai militari dell’Arma dal 2011 ad oggi, che complessivamente hanno portato all’arresto di oltre trenta persone dedite stabilmente allo spaccio di sostanze stupefacenti a Pozzallo.
In particolare, da ricordare, l’operazione denominata “Torre Cabrera”, condotta dai Carabinieri nel giugno del 2012, In quell’occasione furono colpiti da ordinanza di custodia cautelare – emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modica – ben 15 giovani, di età compresa tra i 22 e i 32 anni, responsabili della gestione di alcune “piazze” di spaccio di sostanze stupefacenti nel centro cittadino di Pozzallo.
Nel corso delle indagini, durate oltre 5 mesi, i Carabinieri sequestrarono, a riscontro delle investigazioni condotte con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, elevati quantitativi di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina, hashish e marijuana, nonché somme di denaro in contanti.
Dal 2011 ad oggi sono state intense le attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti da parte dei Carabinieri, in particolare nei comuni di Pozzallo e Ispica.
Infatti, sono più di trenta, in un biennio, le persone arrestate dai militari dell’Arma con l’accusa di spaccio di stupefacenti nel solo comune di Pozzallo.
Elevati anche i quantitativi di sostanze stupefacenti sequestrati nel corso delle operazioni dai Carabinieri, in particolare hashish e marijuana, anche se si è registrato, negli ultimi tempi, un incremento nello spaccio della cocaina.