La FP CGIL richiede l’urgente reintegro di 4 operatori ecologici sciclitani

Giovanni LattucaIl 10 dicembre scorso nei locali del cantiere ECO-SEIB di Scicli, l’Amministratore unico della società consegnava, brevi manu, a 4 lavoratori le lettere d’avvio della procedura di licenziamento. Il 20 dicembre e il 9 gennaio scorsi all’ufficio provinciale del lavoro di Ragusa si procedeva al tentativo di conciliazione, poi fallito. Sabato nel cantiere di Scicli, ai 4 lavoratori è stata consegnata la lettera di licenziamento dove gli si intimava di non prendere più servizio a partire da oggi. Per la FP CGIL, i 4 licenziamenti dei lavoratori sono ritenuti immotivati e illegittimi per una considerevole serie di motivi:
1) Perché l’azienda non ha avviato lo stato di crisi;
2) Perché tutti e quattro i lavoratori sono a tempo indeterminato da più di 2 anni;
3) Perché tutti e quattro i lavoratori fanno parte dell’allegato del vigente C.S.A;
4) Perché nel cantiere di Scicli, oltre le 28 unità previste giornalmente per capitolato, vi lavorano più di 15 dipendenti che non ne fanno parte e che comunque vanno tutelati ;
5) Perché nel cantiere di Scicli è stata quasi tutta azzerata la rappresentanza sindacale della CGIL, 3 dei 4 lavoratori licenziati, uno è RSU e segretario aziendale, gli altri due componenti del direttivo aziendale.
Il Segretario Provinciale della FP CGIL Giovanni Lattuca confida nel buon senso dell’Amministratore unico della ECO-SEIB, affinché reintegri immediatamente i 4 lavoratori licenziati al fine di evitare nel nascere un contenzioso, nel caso contrario l’Organizzazione Sindacale in tempi brevi proclamerà lo sciopero di tutti gli operatori ecologici di Scicli.

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