Il Tribunale per i Minori di Catania ha disposto una perizia sui passamontagna utilizzati e poi abbandonati per strada dai due rapinatori della pensionata modicana, presa di mira al Quartiere Santa Lucia. Il prossimo 3 febbraio si svolgerà presso i Ris di Messina la perizia alla presenza dei difensori dei due giovani, il ventunenne modicano Giancarlo Noto, difeso dall’avvocato Giovanni favaccio, in atto ancora detenuto, e il diciassettenne G.C., difeso dagli avvocati Loredana Calabrese e Carmelo Spadaro, affidato al momento dell’arresto al Centro di Prima Accoglienza di Catania. Il Gip di Modica, all’epoca, non convalidò l’arresto di Noto, ma, vista la gravità degli indizi, dispose l’applicazione della Misura Cautelare in Carcere, mentre convalidato l’arresto del minore, anche lui modicano. L’anziana era stata vittima di una rapina ad opera di due individui armati di coltello e travisati con passamontagna. La poveretta si era vista irrompere in casa i due malviventi, i quali, bloccandola e minacciandola con l’arma che le avevano puntato alla gola, le avevano sottratto la collana di oro e la somma di 50 euro, dandosi immediatamente alla fuga. Le immediate indagini esperite dagli agenti del Commissariato e la collaborazione di cittadini informati dei fatti, portavano a fare un’esatta ricostruzione degli eventi, sulla base delle indicazioni circa le caratteristiche fisico-somatiche dei rapinatori. Lungo il percorso fatto durante la fuga dai due malviventi, erano stati trovati gli indumenti e i passamontagna utilizzati per compiere la rapina. Il 28 gennaio è fissata l’udienza a Ragusa nei confronti di Noto, che si è sempre detto innocente, durante la quale comparirà un testimone oculare proposto dall’accusa. I due rispondono di rapina aggravata in concorso.
I presunti rapinatori del Quartiere Santa Lucia a Modica. Il giudice dispone perizia sui passamontagna. Se ne occupano i Ris
- Gennaio 25, 2014
- 8:31 am
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