Un viaggio nella memoria letteraria dal ‘700 al ‘900 e all’interno delle migliori espressioni della letteratura iblea, sia in poesia che in prosa: è stato questo il senso del sabato letterario del Caffè Quasimodo di Modica, che si è tenuto presso la Fondazione Grimaldi nel quadro della stagione culturale 2013-2014. “Un appuntamento molto seguito che ha voluto offrire al pubblico – ha affermato Domenico Pisana, Presidente del Caffè Letterario Quasimodo, otto autori interpretati dall’attore Giorgio Sparacino con un’ affabulante lettura di versi e di opere in prosa, e con temi letterari che hanno permesso non solo di rappresentare uno spaccato culturale della società del loro tempo, ma di determinare altresì un processo di ricongiungimento tra il passato e il presente”. Puntuale la riflessione di Giada Ragusa, che ha illustrato alcune delle principali opere di Carlo Amore, un poeta i cui versi toccano temi come la felicità umana, il matrimonio di circostanza, i drammatici avvenimenti dell’alluvione che colpì Modica, la bellezza della campagna e l’educazione dei giovani. Molto efficaci le parole che Giada Ragusa ha anche espresso per Raffaele Poidomani, Nannino Ragusa e Meno Assenza, recentemente scomparso, e a cui è stata dedicata l’apertura della serata con la lettura della sua famosa poesia “mura a-ssiccu”.
Di “memoria dell’anima e del paesaggio” ha parlato Grazia Dormiente, facendo cogliere al pubblico alcuni frammenti di attualità presenti nei versi di Giuseppe Bonafede, autore di un interessantissimo poemetto dal titolo “Li Tassi” e che davvero parrebbe scritto in questi giorni, nonché gli slanci futuristi presenti in Enrico Cavacchioli, scrittore pozzallese del 1885 che esordì come poeta futurista e che fu tra gli autori più in vista del ‘teatro del grottesco’. Interessante anche la riflessione della Dormiente sulle parità morali di Serafino Amabile Guastella, autore di un vero e proprio codice etico della civiltà contadina, e sugli elementi paesaggistici e metaforici della poetica dello sciclitano Carmelo Conti. La serata è stata arricchita dalle esibizioni musicali del M° Lino Gatto, alla chitarra, e dal M° Daniele Ricca al violino, molto gradite e apprezzate dal pubblico.
“MEMORIA DELL’ANIMA E DEL PAESAGGIO” NEI VERSI E NELLE OPERE IN PROSA DI OTTO AUTORI IBLEI VISSUTI TRA IL ‘700 E IL ‘900. IL CAFFE’ QUASIMODO DI MODICA RENDE OMAGGIO A MENO ASSENZA RECENTEMENTE SCOMPARSO
- Gennaio 26, 2014
- 8:45 pm
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