Continuare a riparare le auto liberamente, è l’idea di fondo che ha animato l’assemblea dei carrozzieri Cna riunitasi venerdì sera alla presenza dei deputati iblei Chiesta la modifica della norma sulla filiera della riparazione

Carrozzieri il tavolo della presidenzaI carrozzieri iblei non rinunciano ad una idea di fondo: quella di continuare a riparare le auto liberamente, a fare impresa nella legalità, e a contrastare democraticamente le compagnie assicurative che, da posizione dominante, vogliono controllare totalmente la filiera della riparazione. Lo hanno detto a chiare lettere venerdì sera durante l’assemblea, molto partecipata promossa, dall’Unione Cna Servizi per la comunità presieduta da Vincenzo Canzonieri con il responsabile organizzativo Giorgio Stracquadanio. C’erano pure il presidente provinciale Cna Ragusa, Giuseppe Massari, e il presidente regionale Cna Sicilia, Giuseppe Cascone oltre al segretario regionale dell’Unione, Salvatore Belfiore. Queste le ragioni per cui è stato chiesto alla senatrice Venerina Padua, presente all’incontro, lo stralcio dell’art. 8 del decreto legislativo “Destinazione Italia” che dà “disposizioni in materia di assicurazioni Rc auto”. Analoga disponibilità hanno manifestato anche gli altri parlamentari che, pur assenti per impegni, hanno condiviso le posizioni dell’associazione di categoria. In subordine, la Cna ha chiesto sostanziali modifiche della norma per dare maggiore libertà ai cittadini di scegliersi loro il carrozziere (non farselo imporre dall’assicurazione) e di non vietare la cessione di credito alle imprese di autoriparazione. La senatrice Padua ha informato l’assemblea che le modifiche chieste a gran voce dalle organizzazioni di categoria, anche a livello nazionale, stanno trovando un buon ascolto da parte delle competenti commissioni della Camera. La Cna ha comunque sottolineato che continuerà a vigilare l’iter destinato ad apportare una radicale modifica alla norma.

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