A seguito della proposta avanzata dai Militari della Stazione Carabinieri di Ragusa Ibla, che avevano condotto le indagini unitamente ai commilitoni della Stazione Principale, è stato colpito dal provvedimento dell’avviso orale un 27enne padre di famiglia ragusano, operatore ecologico. I Carabinieri lo scorso autunno avevano indagato su due casi di violenza sessuale e atti osceni, entrambi rivolti a due adolescenti che frequentano il medesimo istituto d’istruzione secondaria. E le indagini erano partite proprio dalle vie prospicienti la scuola poiché i militari avevano il sospetto che il maiale le pedinasse da scuola a casa per poi avvicinarsi mentre aprivano il portone.
E così è stato, grazie anche al caso fortuito di un sottufficiale che andava dalla caserma a casa in bicicletta e ha notato un uomo che pedinava una donna e le si stava avvicinando con atteggiamento strano.
I carabinieri, svolti ulteriori approfondimenti di polizia giudiziaria, hanno avuto la certezza che fosse lui il molestatore delle liceali e lo hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria. Di concerto con il Pubblico Ministero, Monica Monego, hanno anche riaperto un vecchio caso del 2011 dove il molestatore, sebbene immortalato da una videocamera a Ibla mentre palpeggiava una giovane studentessa, era rimasto non identificato. L’analogia del “modus operandi” e la foto dell’indagato, che ai tempi era assolutamente sconosciuto ai militari, hanno permesso di dare un nome anche al molestatore del 2011. E fin qui siamo a tre casi.
Stante l’assoluta incensuratezza e la non elevata pericolosità sociale (volendo peraltro ancora dare all’indagato una possibilità) i militari non hanno ritenuto opportuno segnalarlo al Procuratore della Repubblica per una sorveglianza speciale ma lo hanno proposto per la misura di prevenzione – meno afflittiva – dell’avviso orale. Misura che viene poi emessa dall’autorità di pubblica sicurezza e che consiste in un formale invito a non violare le leggi e non commettere reati. Prescrizioni che, qualora violate, portano all’aggravamento del reato eventualmente commesso e alla possibilità di “upgradare” la misura di prevenzione a quella della sorveglianza speciale con l’obbligo di non uscire di casa la notte e altri obblighi molto più restrittivi.
L’autorità di pubblica sicurezza, condividendo le vedute dei carabinieri ha emesso il provvedimento che è già stato notificato al 27enne. Ora per tre anni dovrà rigare dritto e non ricadere in fallo, altrimenti la sua posizione, già piuttosto grave per le molestie di cui è accusato, s’aggraverà ancora di più, rischiando anche di aprire le porte di qualche cella. Uomo avvisato…