Gli studenti della quarta A del liceo scientifico “Enrico Fermi” di Ragusa unitamente alla loro docente professoressa Tina Petrolito hanno incontrato ieri pomeriggio il Colonnello Salvatore Gagliano, Comandante provinciale dei Carabinieri di Ragusa. L’incontro con gli studenti non è avvenuto – come di consueto – nell’ambito del progetto “educazione alla legalità” tra Comando Generale dell’Arma e Ministero dell’Istruzione bensì nell’ambito del Progetto “Legalità e cittadinanza economica. Sconfiggere le mafie attraverso un uso consapevole del denaro” promosso dal Ministero dell’Istruzione con la Fondazione Giovanni e Francesca Falcone. Tale progetto mira a far studiare ai giovani delle scuole quale sia del ruolo che le mafie svolgono nell’economia nazionale e globale. Tale iniziativa è stata avviata in vista della commemorazione del 23 Maggio prossimo, ventiduesimo anniversario delle Stragi di Capaci e Via D’Amelio. Il Comandante Provinciale dei Carabinieri ha parlato loro di quale sia e sia stato – secondo consolidate risultanze investigative – il ruolo della criminalità organizzata nel controllo dell’economia nella provincia iblea nella spartizione delle influenze tra le due organizzazioni mafiose presenti e operanti nel nostro territorio, “Stidda” e “Cosa Nostra” che prima si combattono per il potere ma poi si spartiscono le aree d’intervento e controllo criminale.
Gli studenti si sono dimostrati davvero attenti e curiosi e hanno posto al Comandante diverse e precise domande riguardanti la presenza delle mafie in provincia e la loro capacità di controllo e sottomissione del mondo economico. Il Colonnello Gagliano ha affermato che per lui è stato un grande piacere e un onore confrontarsi con gli studenti dai quali può ripartire una nuova cultura antimafia che essi potranno esportare nella nostra società usciti dal percorso didattico.
La Professoressa Tina Petrolito, lieta per aver potuto mettere in diretto contatto i suoi studenti con i militari dell’Arma, ha sottolineato come solo educando all’antimafia i giovani oggi potremo domani debellare il cancro della mafia.