Una partecipata e molto animata assemblea di disoccupati, cosidetti “ indigenti” e “ sussidiati” si è svolta nei locali della Camera del Lavoro di Ragusa al fine di definire un programma di iniziative e di lotta attorno ai problemi del lavoro e delle varie attività di servizi che possano alleviare il dolore sociale presente nella comunità ragusana segnata dalla crisi e dalla disperazione.
In particolare, si sono dibattute, alla presenza del segretario cittadino della CGIL Nicola Colombo, le problematiche afferenti i cantieri di servizi con fondi regionali e il bando lavoro che, con risorse comunali, può garantire servizi e dunque occupazione per chi oramai da oltre un anno e mezzo è fuoriuscito dal piano di aiuto economico del Comune. Per quanto riguarda la prima questione, già definita la graduatoria dei partecipanti, si è in attesa del benestare della Regione, non solo per il Comune di Ragusa ma per tutti i comuni siciliani.
Occorre rilevare al riguardo il fatto che con la riapertura dei termini della presentazione delle domande per un vizio di forma nelle procedure di partecipazione, si è perso fin troppo tempo, dato che i cantieri di servizio potevano partire già ad inizio anno, interessando come è noto almeno 250 disoccupati già a partire dalla prima turnazione.
Molto più complessa e articolata, invece, risulta la questione del bando lavoro. Non solo perché è da oltre un anno che sie erano definite le linee guida per la partecipazione delle imprese interessate alla gestione del servizio di apertura, chiusura e custodia delle ville, nonché dei servizi igienici comunali, ma soprattutto perché il bando è stato in più occasioni ritirato e “corretto” col risultato di fare slittare per troppo tempo questa occasione di impiego regolarizzato e quindi di reddito certo per i disoccupati che avrebbero potuto godere pure degli ammortizzatori sociali.
Anzi, sembrerebbe che, a lavori burocratici espletati, tutta la documentazione dovrà passare al vaglio di altre competenti commissioni che, come ha affermato l’assessore ai servizi sociali, potrebbe portare via altro tempo per l’aggiudicazione del servizio e quindi l’inizio delle prestazioni.
E come se ciò non bastasse, nel corso dell’assemblea sindacale, è stato stigmatizzato il fatto che anche la partita del welfare locale, in particolare quella afferente le vecchie e nuove povertà, segna il passo sia per i sempre più esigui trasferimenti da Stato e Regione e sia per la pesante situazione economico-finanziaria del Comune di Ragusa chiamato a tagliare e a razionalizzazione i servizi socio-assistenziali.
In questo quadro, infine, permane la critica che il Sindacato ha sempre fatto e continua a fare attraverso la pratica – che si pensava si potesse cancellare con la nuova stagione amministrativa – dei sussidi e dei cosidetti “ pacchi spesa” che sembrano essere sempre più elargizioni ed elemosine umilianti per i destinatari che invece reclamano lavoro, possibilità di occupazione, servizi, assistenza finalizzata a un dare – avere tra utenti e collettività.
Al termine dell’assemblea, si è deciso di organizzare per giovedi 3 aprile alle ore 15.30 una assemblea/sit-in dinanzi all’assessorato servizi sociali di via M. Spadola per reclamare una celere inversione di tendenza, rispetto ai non più tollerabili ritardi su: bando lavoro; cantieri di servizio; potenziamento del welfare locale; vera assistenza alle persone in stato di precarietà e di bisogno.
Alla iniziativa sono stati invitati gli organi di informazione, dato che nel corso del sit-in i dirigenti sindacali della CGIL e i rappresentanti del Comitato dei disoccupati della città di Ragusa terranno una conferenza stampa sull’esito dell’interlocuzione con l’assessore ai servizi sociali e, in mancanza di risposte certe, sulle eventuali e successive azioni di lotta che si intenderanno intraprendere.
Cantieri di servizio e occupazione. Tema di assemblea alla Camera del Lavoro di Ragusa
- Marzo 28, 2014
- 3:23 pm
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa