Alla fine ha trionfato la verità. Il Collegio Penale del Tribunale di Ragusa (presidente Antongiulio Maggiore)ha assolto, perché il fatto non sussiste, modicano Emanuele Pulino, 59 anni, difeso dagli avvocati Fabio Borrometi e Francesco Riccotti, accusato di violenza sessuale nei confronti di una badante polacca(la donna fu escussa in video-conferenza. Oltre che di violenza sessuale aggravata, l’imputato era accusato di violenza carnale aggravata, lesioni e violenza privata. L’accusatrice era proprio la donna dell’est Europa, Barbara Nowek, che aveva, addirittura, confermato tutte le accuse. La donna, infatti, era stata interrogata per oltre quattro ore da accusa e difesa. Con il 59enne erano coimputati anche Silvana Ferraro, accusata di ingiurie, e Michele Rizza, 45 anni, accusato di violenza privata, entrambi di Modica, difesi dall’avvocato Francesco Riccotti. Un processo scaturito dalla denuncia presentata dalla badante e dal convivente di quest’ultima, Marco Tumino, modicano, che si era costituito in giudizio attraverso l’avvocato Enrico Trantino. Secondo l’accusa nel mese di aprile del 2005, l’imputato aveva assunto la donna, per assistere l’anziano padre. Tumino, dal canto suo, aveva sostenuto che l’uomo un giorno avrebbe tentato l’approccio, fino a chiedere specificatamente un rapporto orale e, poi, completo, alla badante. Nonostante il diniego della presunta vittima, l’indagato sarebbe riuscito, con la forza, a portare a compimento i suoi intenti. Dalle accuse mosse dalla donna, si sarebbe passati al coinvolgimento della quarantacinquenne, convivente dell’imputato. Quest’ultimo si sarebbe recato a casa delle due parti offese insieme all’amico 45enne perpetrando la violenza privata. I giudici dopo la sentenza, che ha ridato serenità e onorabilità, dopo ben nove anni a Pulino, ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura per valutare l’ipotesi del reato di falsa
Dopo 9 anni. Modica, assolto dall’accusa di violenza carnale aggravata
- Marzo 29, 2014
- 3:05 am
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