Palazzo Ina non si vende. La decisione dell’amministrazione comunale di Ragusa è ufficializzata nella revisione del piano di alienazione degli immobili comunali. L’edificio era stato inserito nella lista dei beni che il Comune avrebbe potuto mettere in vendita. La previsione era legata alla possibilità di cessione della struttura ad un’azienda privata che avrebbe realizzato un albergo. Alcuni anni fa c’era qualche contatto, si parlava di due cordate. Fu fatto anche un concorso di idee su come ristrutturare la facciata, ma poi non se ne fece più nulla. A quanto pare nessuno è andato a chiedere al Comune di concretizzare quell’iter. Molte le voci che si erano levate all’epoca proprio sull’utilizzo della struttura: tra chi preferiva realizzare un centro polivalente per i giovani e chi invece voleva mantenere gli uffici pubblici per non impoverire il centro storico della presenza quotidiana – e garantita – dei dipendenti pubblici. Palazzo Ina, ospita adesso una parte degli uffici giudiziaria a seguito dell’accorpamento del Tribunale di Modica con quello di Ragusa.
I lavori sono stati eseguiti con celerità per consentire di effettuare il trasferimento dalle sedi di Modica e Vittoria. La revisione del piano di alienazione, che adesso passa al consiglio comunale, prevede altri “aggiustamenti”. «L’Amministrazione – spiegano a Palazzo dell’Aquila – ha riscontrato la necessità di aggiornare detto piano in riferimento a nuove verifiche e valutazioni effettuate sul proprio patrimonio immobiliare ed in particolare relativamente a Palazzo ex Ina di piazza San Giovanni, all’immobile di via XI febbraio 2, angolo via del Mercato, a quelli di via delle Finanze, di via Capitano Bocchieri e sugli immobili, ex scuole rurali». Diverse le motivazioni indicate nel provvedimento. Nello specifico per l’immobile di Via XI febbraio non è stata avviata la procedura di dismissione perché lo stesso è stato inserito nel Piano particolareggiato dei Centri storici con la previsione della demolizione senza ricostruzione. Inoltre è stato riscontrato il parere negativo alla demolizione dell’immobile da parte del competente assessorato regionale a cui il Piano è stato trasmesso per l’approvazione. Per quanto riguarda cinque scuole rurali, oggetto di vendita a evidenza pubblica, non è stata registrato alcun interesse nel mercato immobiliare. Di conseguenza l’amministrazione ha deciso di aggiornare il piano in relazione alle nuove stime. Per tornare a Palazzo Ina, negli anni sono state diverse le ipotesi di riutilizzo, dopo il trasloco di buona parte degli uffici nella sede di via Mario Spadola. Adesso la decisione che appare come definitiva.