AGROALIMENTARE E ORTOFRUTTA IN GRAVE CRISI, LA SENATRICE PADUA PRIMA FIRMATARIA DI UN’INTERROGAZIONE: “IL GOVERNO INTERVENGA PER RISOLVERE I PROBLEMI DEL COMPARTO”

Venera   PaduaI senatori del Partito Democratico hanno presentato una interrogazione al ministro delle Politiche agricole e fiscali, prima firmataria la senatrice iblea Venera Padua, avente ad oggetto le conclamate difficoltà in cui versa l’intero comparto agroalimentare italiano, in particolare quello siciliano, a causa degli effetti negativi, invero già previsti, che l’accordo commerciale dell’ottobre 2012 fra Ue e Marocco sulla liberalizzazione dei prodotti agroalimentari e della pesca ha prodotto e sta producendo sul comparto. In particolare, con tale accordo è stato disposto l’aumento delle quote di scambio per una serie di prodotti che possono essere importati a tariffe doganali basse o pari a zero. “Sappiamo tutti – afferma la senatrice Padua – che cosa, tale iniziativa, ha comportato, vale a dire una tangibile distorsione del mercato agroalimentare a causa delle differenti condizioni di lavoro e degli inferiori costi di produzione di alcuni Paesi extracomunitari rispetto all’Italia. Ce ne siamo accorti, purtroppo, anche sul territorio del Ragusano considerato che ciò ha inciso irrimediabilmente sulla competitività delle produzioni agricole, particolarmente su quelle della fascia trasformata che oggi stanno vivendo una crisi senza precedenti. Un problema, quindi, che è particolarmente avvertito nel comparto serricolo della Sicilia sud orientale dove le coltivazioni sottoserra hanno costi rilevantissimi”. Nell’interrogazione, Padua e gli altri diciannove senatori chiedono di sapere se il Governo non ritenga di doversi adoperare con la massima urgenza nelle opportune sedi europee ed internazionali, affinché l’accordo commerciale in questione non pregiudichi ulteriormente l’intero settore agroalimentare italiano, ed in particolare quello siciliano, soprattutto quello ragusano, particolarmente compromess a seguito del raggiungimento della intesa suddetta. “Abbiamo altresì chiesto al Governo – continua la senatrice Padua – se non ritenga di dover intensificare i controlli sui prodotti ortofrutticoli importati dai Paesi terzi verificando e certificando il rispetto dei parametri, degli standard e delle norme igienico-sanitarie previste per i prodotti italiani a tutela dei consumatori, estendendo tali controlli fino alla effettiva immissione sui mercati. Occorre adottare urgenti iniziative per salvaguardare i diritti degli agricoltori siciliani, per contrastare le frodi in tale settore e per garantire la protezione dell’ambiente e le norme di sicurezza alimentare”. Viene, altresì, sottolineato che nel nostro Paese sempre più forte è il divario tra export e import nel settore ortofrutticolo; per esempio nel 2012, a fronte di un’esportazione documentata di 947.661 tonnellate di prodotti, si è registrata una importazione pari a 1.252.286 tonnellate. In particolare per quanto riguarda gli ortaggi i volumi evidenziano un saldo negativo per il quarto anno consecutivo; nel 2012 le produzioni italiane di ortaggi freschi sono state pari a 7,5 milioni di tonnellate, -10% rispetto al 2011 e -13% rispetto alla media 2005-2007.

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