Libero Consorzio del Val di Noto, i circoli del Partito Democratico avviano un confronto interno

pd val di notoI segretari e i rappresentanti di diversi circoli del Val di Noto hanno avviato un confronto interno per verificare la possibilità di dare vita ad un nuovo Libero consorzio fra i comuni del Val di Noto. Si sono tenuti due incontri, il primo a Modica, uno successivo a Rosolini. Altri ne seguiranno prossimamente in forma itinerante nei vari centri interessati. L’abolizione delle province e la possibilità che viene data dalla legge regionale in materia sono viste come un’occasione per avviare un dibattito sull’identità sociale, culturale ed economica comune e per elaborare un nuovo modello di sviluppo del territorio. Questo senza spiriti campanilistici, superati da tempo, e senza limitazioni territoriali nell’ambito di un’area omogenea. La riflessione interna al Pd, soprattutto in sede cittadina, è vista da tutti come elemento importante per promuovere un confronto successivo che coinvolga altre forze politiche e i cittadini singoli e associati che si riconoscono nell’idea. Per essere formulata in modo compiuto, qualora se ne ravvisi l’opportunità in modo condiviso, è stato concordato di mantenere costante il contatto fra la rete dei circoli democratici, estendendola il più possibile.
Ad oggi hanno partecipato agli incontri i circoli del Pd di Modica, Scicli, Rosolini, Palazzolo Acreide, Portopalo di Capo Passero e il costituendo Circolo “John Fitzgerald Kennedy” di Ispica. Interesse per il progetto hanno manifestato i circoli di Pozzallo e Pachino; quelli di Noto ed Avola hanno avviato una consultazione interna.
La legge prevede che i comuni interessati siano contigui territorialmente, non abbiano una popolazione inferiore ai 180mila abitanti e che le ex province di provenienza non restino con una popolazione inferiore a 150mila abitanti. Ciascuno dei comuni che intende aderire deve farlo con una delibera del proprio Consiglio comunale votata da almeno i due terzi dei componenti che viene poi sottoposta a referendum confermativo che deve tenersi entro sei mesi dal 28 marzo, data di pubblicazione della legge sulla Gazzetta ufficiale della Regione.

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