Mal di gola: le pastiglie in farmacia. La rubrica del dottore Federico Mavilla

federico mavilla“Mi scusi, dottore, mi da qualcosa per la gola”.. Non c’è giorno, in specie durante la stagione invernale, che una simile richiesta non venga effettuata in farmacia. In effetti le pastiglie per la gola sono forse i farmaci più acquistati per alleviare mal di gola e tosse. Chiariamo bene, stiamo parlando di farmaci, perché, sebbene ce ne dimentichiamo spesso, le pastiglie per la gola sono farmaci, anche se, per il loro sapore gradevole alla frutta o alla menta ed il loro colore, sembrano sempre più delle caramelle. E se a questo aggiungiamo che non hanno bisogno di prescrizione medica e che quindi sono alla portata di tutti quelli che soffrono di infiammazione del cavo orale, ne viene fuori un uso e consumo veramente spropositato.
E’ bene dire, però, che spesso le pastiglie per la gola, e i loro ‘parenti’ spray e collutori, hanno una efficacia parziale o addirittura non lo sono affatto. Infatti, la loro azione è solo antisettica, cioè attaccano i germi superficiali, ma non penetrano nei tessuti. Questo significa che , se i germi sono già penetrati in profondità, nulla potranno fare per calmare o eliminare i sintomi. Inoltre, ci sono affezioni del cavo orale che non possono trarre giovamento dall’uso di questi antisettici perché interessano le vie aeree più basse, come, ad esempio, la tracheite.
Fortunatamente le pastiglie per la gola non presentano effetti collaterali o interazione con altri tipi di farmaci, ma se la loro assunzione è continua o esagerata, può alterare la flora batterica presente nell’intestino provocando diarrea, oppure una certa assuefazione verso il farmaco che, quindi, non ha più alcun effetto curativo.
Evitatene l’uso verso i bambini sotto i 6 anni, mentre alle donne in gravidanza prima dell’assunzione consiglio sempre di farne uso dopo aver consultato il proprio medico.

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