Il problema dell’amianto abbandonato ovunque pare sia diventato, ormai, irrisolvibile e ciò nonostante le continue rassicurazioni e, a questo punto, vane promesse del sindaco di Modica con delega all’Ambiente, Ignazio Abbate. Il sindaco, infatti, ha più volte rassicurato, in tal senso, la cittadinanza, dichiarando che per le discariche abusive di amianto stava provvedendo la Provincia e ciò in virtù di un protocollo d’intesa tra l’Ente di Palazzo San Domenico e quello di viale del Fante. A distanza ormai, di parecchio tempo, dalle prime dichiarazioni del sindaco, il M5S (Movimento 5 Stelle) Modica verifica, con tanto di materiale fotografico, invece, che la città è devastata dalle discariche di amianto abbandonato finanche sbriciolato e pertanto dannosissimo alla salute dell’uomo. Dalla zona archeologica di Cava Ispica a quella di Trebalate, da quella di Pozzo Cassero a quella della Fasana, tra l’altro, tutte zone che il sindaco Abbate conosce bene, è tutto un pullulare di recipienti in eternit, lastre e scarti sbriciolati. In realtà, i cittadini preferiscono abbandonare l’amianto in giro (in tal modo sbagliando) in quanto per loro non c’è alcuna agevolazione e facilitazione che, invece, consentirebbero la raccolta e il conferimento del pericoloso rifiuto presso i centri autorizzati. A tal fine, il M5S Modica invita il sindaco a smetterla di fare continui proclami e a adoperarsi presso la Provincia, (da dove lui proviene) sollecitandola a rispettare gli accordi per far sì che le zone in questione vengano al più presto bonificate. Inoltre, si fa presente che il 26 marzo scorso, l’Assemblea Regionale Siciliana, ha approvato col contributo importante del Movimento 5 Stelle, il disegno di legge per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto. Tra gli obiettivi principali che si pone la legge, si segnalano un efficace sistema di prevenzione primaria e prevenzione secondaria nonché il riconoscimento della pregressa esposizione dei lavoratori. Inoltre, con decreto dell’assessore all’Energia, entro 30 giorni, sarà emanato un bando per la concessione di contributi ai Comuni, singoli o associati, per la rimozione, il trasporto, lo stoccaggio e il conferimento all’impianto regionale, dei manufatti di amianto presenti nei siti, negli impianti, negli edifici e nei mezzi pubblici e privati. I Comuni dovranno, pertanto, cominciare la raccolta, e ognuno avrà un sito di raccolta e stoccaggio temporaneo nell’attesa della costruzione dell’impianto di riciclo. Il ddl, che è finanziato con 20 milioni di risorse comunitarie e circa un milione di fondi regionali, è stato di gran lunga migliorato da una serie di emendamenti proposti dai parlamentari del M5S che fanno parte delle commissioni Ambiente e Sanità. Alcuni emendamenti accorciano sensibilmente i tempi di approvazione dei piani di bonifica o degli altri adempimenti previsti, mentre particolarmente significativo è risultato l’emendamento aggiuntivo che introduce l’applicazione di sanzioni nei confronti dei dipendenti comunali e dei responsabili delle Asp che non si conformino agli obblighi previsti. Alla luce di tale importante provvedimento legislativo, il M5S Modica invita il sindaco ad attivarsi per prenderne al più presto conoscenza e darne puntuale applicazione, sfruttando i fondi che saranno resi disponibili. Ciò, al fine, principalmente, di porre rimedio ad una piaga che continua a devastare il nostro territorio.
M5S Modica. Amianto abbandonato dappertutto! Caro sindaco, la città non ha bisogno di proclami!
- Aprile 8, 2014
- 8:11 am
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