La paventata apertura di alcuni negozi ed attività commerciali per il 21 aprile, giorno di Pasquetta, sta suscitando non poche polemiche tra i lavoratori del commercio dell’’intera provincia iblea. Il Segretario Provinciale della federazione del Commercio della Confsal, Giorgio Iabichella, ritiene che aprire i negozi nella giornata di “Pasquetta” sia davvero un’ oltraggio verso il diritto al riposo dei lavoratori, costretti a sottrarre un’ulteriore festività al tempo, già ridottissimo, dedicato alle loro famiglie.
“L’aumento esagerato del numero delle giornate di aperture straordinarie festive, – dichiara il sindacalista – sta causando una disgregazione sociale senza precedenti. Se davvero i commercianti pensano che l’apertura nella giornata del “Lunedi dell’’Angelo”, possa essere la panacea dei loro problemi economici e della crisi, allora che aprano i battenti pure la notte. Facciano orario continuato, 24 ore su 24, – afferma Iabichella, lanciando una forte provocazione – come facevano anni orsono, i grandi negozi di alcune grandi città europee (poi ritornati sui loro passi, dopo aver capito che non sempre l’allungamento degli orari di apertura è proporzionale al fatturato!).
Iabichella, dopo aver chiesto al Vescovo di Noto, mons. Staglianò, di intervenire, oggi ha invitato anche il Vescovo di Ragusa, Mons. Urso, il Sindaco di Ragusa e la Confcommercio ad intervenire, rivolgendo un appello ai centri commerciali ed a tutti i negozianti, affinchè dispongano la chiusura degli esercizi nella giornata del 21 aprile p.v.
“Apprezzo – conclude Iabichella – gli interventi del Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, e del presidente di Confcommercio di Modica, Peppe Barone, che hanno rivolto l’invito ai commercianti modicani di chiudere per Pasquetta. Hanno dimostra grande sensibilità nei confronti dei lavoratori che, altrimenti, sarebbero costretti a lavorare in una giornata di festa tradizionalmente dedicata ai propri familiari.”