RAGUSA. ENCOMIO DEL SINDACO PER I VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE E DELLA GUARDIA COSTIERA AUSILIARIA

Agnello e Bellio“Ringrazio ognuno di voi per la rilevanza eccezionale del vostro lavoro. Salvare vite umane è uno dei gesti più nobili che si possa compiere, un merito che non ha prezzo. E’ profonda la mia gratitudine per l’alto senso del dovere e la grande disponibilità messa al servizio della città”. Con queste parole il sindaco Federico Piccitto ha accolto stamani a Palazzo dell’Aquila i volontari del gruppo di Protezione Civile del Comune di Ragusa e del gruppo della Guardia Costiera ausiliaria, consegnando ai loro responsabili un encomio scritto per l’operazione di salvataggio condotta il 29 luglio scorso a 8 miglia dalla costa di due dispersi che, dopo aver visto la propria imbarcazione colare a picco per una falla, sono rimasti in mare otto ore prima di essere individuati e portati in salvo.
Il primo cittadino ha fatto anche riferimento al prezioso lavoro svolto dal dipartimento regionale di protezione civile e dai volontari di protezione civile del comune per fronteggiare l’emergenza vissuta recentemente da diverse aziende agricole a causa dei furti di cavi elettrici, fornendo gruppi elettrogeni per evitare il blocco delle attività e perdite economiche ancora più gravi.
Erano presenti alla premiazione anche Raffaele Agnello e Giovanni Bellio, i due naufraghi, che hanno voluto testimoniare la loro gratitudine e riconoscenza ai volontari ed all’amministrazione comunale. “Premiare e riconoscere merito a chi con coraggio ha lottato affinché la vita avesse la meglio – ha detto non senza commozione il dott. Agnello – è giusto che diventi esempio, riferimento e persona da ricordare perché è dal singolo gesto che l’umanità buona diventa patrimonio collettivo. Questa giovane e appassionata amministrazione testimonia con questa scelta di oggi la necessità di una attenzione fortissima al mondo del volontariato, e questo rapporto è ciò che tiene salda la catena umana dal primo cittadino all’ultimo vecchio marinaio perso tra le onde”.

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