Organizzazione transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Pozzallo, in Appello confermate sentenze di primo grado

TribunaleLa Corte d’Appello di Catania ha confermato le condanne di primo grado nei confronti dei sei imputati, arrestati nel mese di agosto del 2012 a Pozzallo per associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. I giudici dell’appello, così come aveva chiesto al termine della requisitoria il pubblico ministero, hanno confermato i quattro anni e sei mesi di reclusione per Lutfi Mohammed Essabah Adnan, palestinese, 36 anni, residente a Malta, Farag Mahoud Abdalla, egiziano, 44 anni, residente a Pozzallo, Donato Angileri, pozzallese, 31 anni, e Moahamed Krifa, tunisino, 37 anni, residente a Pozzallo, difesi dagli avvocati Ignazio Galfo, Salvatore Citrella e Martino Modica. Erano stati condannati solo per favoreggiamento ma erano stati assolti dal reato associativo. In primo grado erano state stralciate le posizioni di altre due persone mentre Mohamed Bourbia, tunisino, responsabile della comunità islamica di Pozzallo, era già stato condannato in via preliminare a tre anni e sei mesi dalla Corte d’Assise di Siracusa. I magistrati, dunque, li ritengono basisti di un’ampia organizzazione criminale transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Avevano organizzato, nella specie, l’arrivo sul territorio italiano del natante giunto a Pozzallo nella mattinata del 7 agosto 2012 che i Carabinieri di Modica stavano monitorando durante le fasi di avvicinamento al suolo italiano attraverso intercettazioni telefoniche. L’imbarcazione era stata abbordata da un natante del gruppo aeronavale della Guardia di Finanza di Messina a seguito di un’avaria che ne aveva interrotto il lento avvicinamento al litorale di Ispica mettendo, peraltro, a repentaglio l’incolumità dei suoi occupanti. Tale imprevisto aveva fatto fallire il tentativo di sbarco pianificato dall’organizzazione criminosa che sarebbe dovuto avvenire con l’utilizzo di due lance leggere che avrebbero fatto da spola tra la nave madre e la spiaggia ispicese di Cirica.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa