Rapinano un modicano: finiscono in manette due rumeni, ritenuti anche gli autori dei furti, svariati, in Contrada San Antonio Streppinosa Cava Mola, Via Vanella 79 di Contrada Gisirella e Via Giorgio Orazio Pluchino di Contrada Dente Crocicchia, dove avevano asportato suppellettili di poco conto nonché coperte, lenzuola, e prevalentemente attrezzi e/o indumenti da lavoro, ma anche oggetti in oro ed apparecchiature elettroniche. Tale escalation di reati predatori aveva terrorizzato l’intera comunità delle contrade in questione inducendo la polizia a potenziare i servizi di controllo e appostamento, volti ad infrenare il fenomeno. La rapina ieri sera, intorno alle 21,30, in Via Vanella 71 dove un residente e’ stato avvicinato da due persone armate di pistola, col volto travisato, che gli hanno chiesto di aprire la cassaforte. La vittima e’ riuscita a distrarli, dicendo di avere i soldi nel marsupio che era nel motorino. Approfittando di quel momento il malcapitato si è dato alla fuga. I due rumeni hanno esploso un colpo di pistola. Alla fine hanno racimolato appena 10 euro. Mentre la polizia interveniva in zona, contemporaneamente veniva segnalato un altro fatto preoccupante. Un residente segnalava il rumore di un vetro rotto nei pressi dell’abitazione rurale sita al civico 31 della consorziale S. Antonio Strepinosa. Qui si accertava che la zanzariera di una finestra nonché il vetro della stessa si presentavano forzati e divelti nonché rotti; pertanto presumendo che in detta abitazione fossero entrati i ladri per perpetrare un furto,la Polizia di Stato decideva di accerchiare la casa e fare irruzione all’interno dove, nella sala da pranzo, accovacciati dietro ad un tavolo venivano sorpresi, nascosti dietro un tavolo, accovacciati i due fratelli rumeni Constantin e Florin Dogariu, 32 e 19 anni, senza fissa dimora. Si erano già disfatti di uno zaino , una pistola scacciacani, descritta dall’uomo rapinato, riproducente un’arma da guerra con un colpo in canna ed altri nel caricatore; vicina ad essa veniva altresì rinvenuto un astuccio contenente numerosi oggetti di oro non appartenenti al proprietario dell’immobile, bensì ai due arrestati.
Inoltre, nel vano bagno, in terra, veniva rinvenuto un Iphone privo di sim card ed all’interno del lavabo due travisamenti di stoffa di colore nero con dei fori provocati per consentire la visuale dagli occhi; un paio di guanti in lattice e stoffa di colore giallo e le torce, tutti oggetti di cui si erano disfatti nel tentativo di eludere le indagini sul loro conto.
Un residente riconosceva gli abiti da lavoro che gli erano stati rubati il 15 aprile scorso, quando i proprietari erano addirittura all’interno della casa in Contrada Sant’Antonio Piano Ceci. I due sono stati arrestati ed associati nel carcere di Ragusa.
Nella foto, a sx, un momento della conferenza stampa alle 11,15, in primo piano il dirigente del Commissariato, Maria Antonietta Malandrino