Si è tenuta oggi davanti alla chiesa di S. Maria del Gesù, nei pressi del Carcere, a Modica Alta una riunione del Comitato Pro Tribunale. Si è voluto valutare la situazione, dopo la soppressione del Tribunale di Modica e l’imminente chiusura dell’Istituto Penitenziario.
“La decisione presa – sostiene l’avvocato Enzo Galazzo, portavoce del Comitato – non sembra dare applicazione alla legge 148 del 2011, volta a ridurre i costi e a migliorare e a velocizzare la giustizia italiana: paradossalmente questi provvedimenti ottengono solo l’effetto di rallentare e far lievitare i costi allo Stato, ma anche alle nostre famiglie.
Il risultato finale è solo una perdita di servizi per l’intero Comprensorio modicano. Occorre che la comunità prenda coscienza della situazione attuale”.
Il Comitato non intende fermarsi in questa lotta, è deciso a coinvolgere dal basso l’intero comprensorio affinché si ottengano risposte certe dal Governo Centrale, che ad oggi non sono ancora pervenute. “È necessario mantenere una dislocazione amministrativa e giudiziaria per l’integrità del nostro territorio e per salvaguardare la nostra comunità dalla delinquenza – ha aggiunto il sindaco di Modica, Ignazio Abbate. – Il problema è pertanto lo scontro tra interessi centrali e interessi periferici dello Stato italiano, che non può abbandonare i territori periferici”.
“Tre mesi di tempo restano ancora per un decreto correttivo – incalza l’avvocato Galazzo. – In questo periodo sarà fatto tutto ciò che è possibile da parte nostra, ma occorre che la comunità sostenga e condivida gli interessi del Comitato”.
foto giovanni antoci