Il Santuario della Madonna delle Grazie potrebbe diventare basilica. E’ più che un’ipotesi. La richiesta per il prestigioso titolo è stata già sottoposta all’attenzione del Vaticano, dal Vescovo della Diocesi di Noto, Monsignor Antonio Staglianò all’attenzione del Vaticano. La decisione sembra sia imminente. Tale prestigio religioso e’ un importante titolo canonico, che dà particolari privilegi alle chiese che lo ottengono.
Intanto in parrocchia, sotto la guida di Don Umberto Bonincontro, si preparano i festeggiamenti per il quarto centenario del rinvenimento del quadretto della Madonna delle Grazie, che la città di Modica scelse fin dal 1627 come sua Patrona. L’evento sarà celebrato con la coronazione della Madonna, sulla cui venerata Effigie sarà apposta una corona d’oro realizzata da un maestro orafo modicano. Il quadretto di ardesia della Madonna è ammantato da una sorta di leggenda che lo vuole ritrovato tra i cespugli vicino al Santuario sulla collina, per l’appunto 400 anni fa, mentre luccicava al punto tale che le persone, a valle, pensavano si trattasse di un incendio. Esiste un documento datato 22 luglio 1914 sulla coronazione, ma nessuno, a memoria d’uomo, ricorda questo evento, che, invece, si verificherà il 4 maggio, alla presenza non solo del Vescovo di Noto, ma con buona probabilità anche del Cardinale di Città del Messico Rivera Carrera, che dovrebbe recarsi in visita privata proprio da Monsignor Staglianò. Un evento unico sul quale Don Umberto e tutti i fedeli stanno lavorando con impegno e dedizione con l’organizzazione di un Anno Giubilare che inizierà proprio il prossimo 4 maggio per concludersi la terza domenica di maggio 2015. Ad aprire il Giubileo sarà Monsignor Staglianò, con l’incoronazione della venerata Effigie. La festa della Madonna delle Grazie, domenica 18 maggio, vedrà anche la presenza del vescovo Monsignor Emery Kabongo, segretario di San Giovanni Paolo II, che presiederà la santa messa delle 17,30. L’eucaristia delle 19 sarà invece presieduta da Monsignor Rosario Gisana, neo vescovo di Piazza Armerina.