Modica, si infuoca il dibattito sui Liberi Consorzi. Lettera di Salvatore Rando

salvatore randoIl primo passo è stato fatto che è quella della convocazione del Consiglio Comunale aperto a Modica nei giorni scorsi per parlare dei Liberi Consorzi assente la deputazione come sempre, i partiti tranne il PD. Nel corso del lungo incontro sono emerse tante proposte è stata evidenziata la grande confusione della legge votata dal Governo Crocetta sui liberi consorzi. Una legge che rinvia a sei mesi dell’entrata in vigore della legge le norme per la costituzione e l’adesione dei Liberi Consorzi. Intanto entro sei mesi i Consigli Comunale dovranno decidere e deliberare, successivamente i cittadini saranno chiamati a votare il referendum per confermare la scelta del Consiglio entro il mese di settembre del 2014 a quale Libero Consorzio aderire.

Nel corso del dibattito sono emerse delle riflessioni e avanzate delle proposte, si è preso atto del fallimento di un progetto amministrativo egoistico quale erano le ex province regionali che ha pensato più alle città capoluogo accentratrice di servizi che al resto del territorio.

La possibile nascita del mega Consorzio Siracusa – Ragusa, per competere con le aree metropolitane, i Sindaci di Siracusa e Ragusa sono disponibili a perdere la propria autonomia e qualcuno deve fare un passo indietro? Temo di no, almeno per i ragionamenti che sono stati esposti dal sindaco di Ragusa che vuole ampliare il territorio annettendo alcuni Comuni a Ovest e ad Est è destinato a fallire.

Ma poi, siamo sicuri che i mega Consorzi come le aree metropolitane saranno più funzionali e di facile gestione? A sentire i Sindaci Bianco e Orlando pare di no, addirittura il sindaco Orlano chiede il Commissariamento della Regione Sicilia perché Crocetta non è grado di governarela Siciliae gestire le problematiche amministrative dei Comuni in forte criticità e sempre più difficile per via delle continue diminuzioni di risorse che mettono in grave difficoltàla Gestionedei Comuni siciliani. Infatti Taormina, Termini Imerese, ed altri non vogliono far parte delle aree metropolitane evidentemente hanno capito che quella non è la via amministrativa che possa dare speranza allo sviluppo di un territorio.

In secondo luogo, siamo sicuri che i Comuni del Siracusano pensano di lasciare Siracusa per imbarcarsi con Ragusa? Da quel che hanno detto alcuni rappresentanti politici presenti, di Avola, Palazzolo, Porto Palo, hanno evidenziato il fallimento amministrativo delle province regionali che hanno più pensato alle città capoluogo che al territorio, quindi non pensano minimamente di imbarcarsi in un libero consorzio che rappresenti il passato amministrativo.

Terza questione la nascita di un libero consorzio di cui Modica sta puntando così come, Taormina, Gela, Termini Imerese, Caltagirone ed altri, tra l’altro criticata con parole sferzanti come il Consorzio bonsai o come appendice della festa di San Giorgio, alcuni personaggi non partecipano alle riunioni ma pensano di criticare solo per il gusto di criticare un Sindaco, che un percorso giusto o sbagliato sta facendo e lo fa sentendo la gente, lo spiega in Consiglio Comunale aperto, si muove per sentire i territori interessati al progetto che una volta tanto parte dal basso con un modello di sviluppo condiviso, senza autoritarismi, senza voglia di primeggiare, il capo fila che non interessa nessuno, senza campanilismi, senza pensare al passato che appartiene alla storia, che tenta di sperimentare insieme ad altri un diverso modello amministrativo nella gestione delle comunità che sembra la via più condivisa da parte dei comuni del siracusano. Questo è il progetto in campo, che dovrà essere approvato dai Consigli e dai cittadini. Molti i gufi preoccupati dal distacco da Ragusa da parte della città di Modica. Siamo isolati? Di che? I sindaci di Ispica, Pozzallo e Scicli vogliono restare come sono, intrappolati alla vecchia gestione amministrativa? Bisogna sempre ricordarlo che non sono i sindaci a decidere di aderire al Libero Consorzio. Ovviamente occorre fare presto, confrontarsi serenamente e verificare la disponibilità tramutandola in atti deliberativi da parte dei Consigli Comunali aderenti, l’estate è alle porte con l’aggravio che alcuni Comuni del siracusano sono chiamati alle urne per le amministrative e solo per questo motivo come altre città siciliane,la Regionedovrebbe prorogare i termini di ulteriori sei mesi.

Nel corso del dibattito sono venute fuori argomenti vari tra i quali l’aeroporto di Comiso, il porto di Pozzallo il Distretto del turismo, che proprio a Catania è stato firmato un protocollo alla presenza del Capo dello Stato Napolitano, erano presenti solo i Sindaci di Catania, Siracusa, Ragusa e le Camere di Commercio. Tutti gli altri sindaci del distretto sono rimasti ai margini secondo il protocollo egoistico che ha portato al fallimento delle ex province Un libero consorzio che veda esclusa Ragusa i cittadini appartenenti ad altre aree non possono utilizzare le strutture come se si erigesse il muro di Berlino.

Si è anche accennato che la ex provincia di Ragusa possa perderela Prefettura,la Questura, le Camere di Commercio e tante altre istituzioni in nome del risparmio della spesa. Ma come votiamo per l’Europa e ci preoccupiamo di queste minuzie? Tante città periferiche hanno perso istituzioni importanti e nessuno si è scandalizzato anzi sono state sollecitate le soppressioni leggi Carcere di Modica per un finto miglioramento dei servizi, infatti il Tribunale di Ragusa è l’esempio dell’efficienza.

Concludendo la legge sui Liberi Consorzi offre una opportunità di grande democrazia che è quella che i territori possono liberamente scegliere con chi stare, come intendono organizzarsi con le stesse risorse che i Comuni hanno assegnati, come intendono organizzare la gestione di rifiuti; i cittadini modicani devono ricordare cosa è accaduto qualche hanno fa con la discarica quando il Sindaco di Ragusa vietò lo scarico dei rifiuti e il comune di Modica ha dovuto portare i rifiuti nella discarica di Motta Santanastasia con aggravio di bollette per i cittadini, così come non ricordare quanti anni di battaglie per realizzare l’agglomerato industriale di Modica e Pozzallo e Ragusa era già alla terza fase, i fondi ex Insicem sono finiti nel dimenticatoio, come i Liberi Consorzi intendono organizzarsi per la gestione dell’acqua, dei Distretti turistici e del distretto Socio-Sanitario.

Questi passaggi più immediati, seguiremo gli sviluppi sulla complessa riforma che dovrà vedere la luce, spero che le Istituzioni informino i cittadini su quello che sta accadendo, di conoscere i passaggi istituzionali che saranno fatti con gli altri Comuni e qualora si dovessero presentare ostacoli non si esclude la ipotesi di una nascita di un Comitato che promuova con iniziative e con il referendum che la città Modica comunque non debba restare nel Consorzio con Ragusa senza che nessun perbenista o finto altruista si scandalizzi.

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