Il sindaco di Ragusa Piccitto ed il presidente Iacono a Palermo alla manifestazione dell’Anci

giovanni iaconoIl Sindaco di Ragusa Federico Piccitto e il Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Iacono hanno partecipato ieri a Palermo all’Assemblea dei Comuni Siciliani che ha visto la presenza di centinaia di Sindaci e amministratori locali.
“I Comuni dell’Isola – affermano il Sindaco Federico Piccitto ed il Presidente del Consiglio Comunale Iacono – si trovano stretti all’interno di una gravissima crisi economica, tra riforme mancate e criticità finanziarie che mortificano livelli e qualità di servizi resi ai cittadini. Grande “imputata” alla manifestazione dell’ANCI è stata la Regione Siciliana. Decenni segnati da scelte sbagliate e da inerzia dell’Amministrazione regionale su temi fondamentali per lo sviluppo quali la riforma del sistema di smaltimento dei rifiuti, gli Ato idrico, il personale precario uniti all’assenza di investimenti infrastrutturali. Il ‘federalismo fiscale’ nella nostra Regione non ha visto nessuna attuazione, neanche parziale. Lo Stato e la Regione, in questi ultimi anni di gravissima crisi della finanza pubblica hanno continuato a ‘scaricare’ di fatto parte delle loro difficoltà sul sistema degli enti locali riducendo i trasferimenti, imponendo costi relativi a servizi in precedenza non a carico dei Comuni determinando pesantissimi effetti sulla possibilità di erogare servizi essenziali ai Cittadini e imponendo un significativo aumento delle aliquote dei tributi locali e del livello locale di pressione fiscale (TARI e TASI). Molti Comuni presentano uno stato di dissesto o di pre dissesto ed anche quei Comuni che riescono a salvaguardare i loro bilanci non ne hanno ‘giovamento’ in un contesto in cui i Cittadini soffrono per le condizioni economiche e per la mancanza di lavoro”.
“L’Assemblea dei Comuni Siciliani – aggiunge il Sindaco Piccitto – ha approvato un lungo documento programmatico con proposte concrete nei confronti del governo regionale e nazionale. Qualora le stesse non dovessero essere ancora accolte, l’ANCI si riserverà azioni mai precedentemente attuate. Si continua a chiedere l’istituzione del Consiglio delle Autonomia Locali (CAL) al fine di individuare una sede unica di confronto istituzionale che possa esprimere pareri sui disegni di legge in discussione all’ARS. Il CAL diventa infatti ancora più urgente a seguito dell’approvazione della L.R. 8/2014 che ridisegna la governance delle autonomie locali con i liberi consorzi. Legge contrassegnata dall’indeterminatezza di alcuni aspetti fondamentali e sulla quale ancora gravano pesanti incognite. Nel documento, l’ANCI-Sicilia, chiede una soluzione organica per il personale precario negli Enti Locali, un percorso serio e di prospettiva per i cantieri di servizio, iniziative per la creazione di sviluppo e occupazione, immediate decisioni per quanto riguarda il sistema integrato dei rifiuti e delle acque, iniziative per la sicurezza del territorio per la valutazione del rischio idrogeologico e la cultura della prevenzione. Altre proposte inserite nel documento riguardano il sistema socio-sanitario integrato, i piani di zona che hanno visto ridotti i fondi di oltre 2/3 il fondo delle autonomie locali, per i trasferimenti ridotto ormai al lumicino, il mancato accreditamento dei fondi ai distretti socio-sanitari e gli orientamenti per il nuovo ciclo di programmazione 2014/2020 e la formazione del programma operativo regionale oltre alle zone franche. Fortissimo è poi stato il ‘grido’ dei Sindaci per l’emergenza immigrazione e non certo per i “timori” irresponsabili derivanti dalla presenza degli Immigrati perchè le Amministrazioni comunali stanno dando conferma di storica cultura e sensibilità all’accoglienza ma per la sostanziale indifferenza europea e la assoluta inadeguatezza della legislazione. A seguito della manifestazione il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Delrio ed il Ministro dell’Interno hanno dato assicurazioni per un incontro a breve con la delegazione dell’Anci-Sicilia capeggiata dal Presidente Leoluca Orlando. Dal Governo Crocetta non si è sentito finora alcun riscontro positivo e si spera nelle prossime ore di ricevere atti concreti di responsabilità e lungimiranza”.

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