Finita la festività del 1° maggio il parco di Cava Ispica ritorna ad essere chiuso proprio quando dovrebbe invece rimanere aperto per accogliere più turisti possibile. Insomma, la solita gestione all’italiana o peggio ancora alla siciliana. “Dopo il nostro intervento dello scorso 23 aprile – lamenta il Movimento 5 Stelle di Modica – con il quale si invitavano gli organi competenti (Sovrintendenza ai Beni Culturali di Ragusa e il Comune di Modica) ad aprire le porte del Parco Archeologico di Cava Ispica, Comune e Sovrintendenza, accogliendo il nostro invito, si organizzavano, aprendo il parco per il 25 aprile e il 1° maggio, dalle ore 8 alle ore 19, dando la possibilità a tantissimi turisti di visitare il sito archeologico con un ritorno economico e di immagine positiva.
Sono bastati pochi giorni e la domenica successiva si ritorna ai soliti cancelli chiusi, giusto per non farci abituare ad un servizio pubblico efficiente.
Da un’Amministrazione che fa del turismo la principale leva di programmazione politica, tanto da rivendicare il ruolo di capofila in un fantasioso Consorzio del Val di Noto, ci sembra un po’ pochino.
A questo punto ci preme precisare l’ovvio ovvero che Cava d’Ispica è uno dei principali siti archeologici d’Europa, uno tra i motivi per cui molti turisti vengono a visitare Modica e gli Iblei. Non garantire un’apertura regolare nei fine settimana impedisce di creare decine di posti di lavoro nell’indotto, che significa produzione e vendita di souvenir, servizi di trasporto da e per Cava d’Ispica, servizi di ristoro, guide turistiche e fruibilità del sapere e della natura, attraverso passeggiate culturali e altro ancora.
Ovunque i Paesi abbiano la fortuna di ospitare simili meraviglie ci si attrezza per renderle fruibili e per farle conoscere nel mondo. Basti guardare Malta dove su un sito archeologico di modeste dimensioni rispetto al nostro come Templi megalitici di Menaidra si è organizzato un sistema economico che dà lavoro stabile a decine di persone. Da noi al contrario un turista che non vuole o non può spostarsi in auto privata non ha accesso a beni culturali preziosi.
Invece di inventare improbabili manifestazioni culturali decontestualizzate cerchiamo di prendere esempio dai principali nodi turistici europei, a cominciare dai trasporti verso il sito archeologico da Modica Centro, facilitando la vita di turisti e visitatori, soprattutto nei festivi, giorni in cui si ha molto più tempo libero che nei giorni feriali, quando il parco invece rimane spesso inutilmente aperto l’intera giornata lavorativa in assenza di un’agenda di appuntamenti e di un numero verde di prenotazione per le comitive studentesche e turistiche.
Chiediamo in sostanza al Sindaco di mettere da parte la propria fervente fantasia in tema di iniziative turistiche e di guardare alle nostre risorse, valorizzarle con servizi semplici, con i piedi ben piantati per terra”.